Mini Fotovoltaico da Appartamento: cos’è e come funziona?
Kit Fotovoltaici anche per chi abita in Condominio senza autorizzazioni: ma si può davvero?
Il mini impianto fotovoltaico da appartamento è un ottimo modo per iniziare a risparmiare sulle bollette autoproducendo energia green senza occupare spazio e senza dover affrontare l’impegno economico di un impianto standard.
È facile da installare e non richiede grandi ristrutturazioni o riprogettazioni della vostra casa. Se avete un piccolo balcone o una terrazza, potreste essere un buon candidato per il mini impianto fotovoltaico da appartamento!
Cos’è il mini fotovoltaico da appartamento?
Il mini impianto fotovoltaico da appartamento è un sistema fotovoltaico per piccoli spazi che può essere installato facilmente anche su un balcone, in giardino o su una parete esterna dell’abitazione, senza bisogno di autorizzazioni.
I mini impianti fotovoltaici sono costituiti da 1 o 2 pannelli solari “standard”, e sono dotati di inverter integrato, che produce corrente alternata, che può essere immessa direttamente nella rete domestica per alimentare elettrodomestici e dispositivi. Quindi i pannelli solari gli stessi che si usano per gli impianti residenziali da 3kWp; 4,5kWp o 6kWp, anche gli inverter sono del tutto identici ma più piccoli e si chiamano in gergo microinverter.
Parliamo quindi di impianti fotovoltaici a tutti gli effetti, connessi nella rete di casa e in grado di produrre corrente a 230 V, in grado di alimentare qualunque elettrodomestico.
Quando si parla di mini fotovoltaico in generale si fa riferimento a kit di potenza inferiore agli 800 W, che non richiedono alcuna autorizzazione, ma una semplice comunicazione al distributore locale. Possiamo fare un’ulteriore distinzione tra gli impianti fotovoltaici da appartamento:
- Fotovoltaico Plug&Play: quando la potenza è inferiore a 350W (in genere 1 solo pannello)
- Kit Mini Fotovoltaico: quando la potenza è compresa tra 350 W e 800 W (in genere 2 pannelli)
Anche se, nel gergo, spesso i due termini vengono utilizzati come sinonimi e si identificano con il termine “Plug&Play” tutti gli impianti con meno di 800 W di potenza che si collegano all’impianto di casa con una semplice presa elettrica.
Un impianto plug and play è in grado di produrre, in media, circa 400 kWh l’anno di corrente. Un mini fotovoltaico circa il doppio, ovvero 800 kWh l’anno. La produttività, ovviamente, dipende anche dall’installazione (esposizione a sud, inclinazione, ombreggiature) e dalla regione di installazione, anche se le variazioni di produttività sono minime da nord a sud (+/- 10%).
Qual è la differenza tra un impianto fotovoltaico plug and play e un impianto fotovoltaico standard?
Un sistema plug and play è preassemblato e pronto per l’installazione. Non richiede l’assemblaggio dei componenti, quindi non c’è bisogno di preoccuparsi se si hanno o meno tutte le parti giuste o se servono delle autorizzazioni. Basta posizionare il pannello e le eventuali staffe di ancoraggio.
Un impianto fotovoltaico standard, invece, richiede l’assemblaggio dei componenti prima di essere installato. Il vantaggio è che con un sistema standard è possibile personalizzare l’installazione in base alla quantità di energia elettrica necessaria e alla posizione dei pannelli. Lo svantaggio sta nel fatto che i sistemi standard sono molto più costosi delle opzioni plug-and-play, perché comportano maggiori costi di manodopera per assemblarli correttamente prima dell’installazione, e richiedono autorizzazioni vincolanti, oltre a spazi idonei per posizionare tutti i pannelli necessari.
Un impianto standard può coprire tutto il fabbisogno energetico di una casa (se correttamente dimensionato), un impianto plug&play, invece, può solo aiutare a ottimizzare i consumi e ridurre il peso delle bollette.
Quali sono i vantaggi del fotovoltaico da appartamento?
Essenzialmente un mini impianto fotovoltaico offre i seguenti benefici:
- Riduzione dei costi energetici della famiglia, visto che una parte dell’energia viene autoprodotta dal pannello
- Non c’è bisogno di un tetto ma basta un balcone, una veranda, una parete esposta o un piccolo giardino
- Non c’è bisogno di un’autorizzazione (basta una comunicazione al distributore e all’amministratore di condominio)
- Non è necessario un contratto di manutenzione, né un sistema di monitoraggio
Ricordiamo che per impianti plug & play, la corrente prodotta in eccesso e non autoconsumata viene ceduta a titolo gratuito in rete, mentre per impianti fotovoltaici standard il GSE riconosce un contributo economico, seppur minimo, per ogni kWh introdotto in rete.
A chi conviene il Mini Fotovoltaico da Appartamento?
Il mini impianto fotovoltaico da appartamento è un modo interessante e conveniente per ridurre le bollette energetiche, generare elettricità pulita e rendere la vostra casa più ecologica.
Approfittando delle detrazioni fiscali del 50%, valide anche per il fotovoltaico Plug&Play, il costo di un mini impianto di questa tipologia si ripaga in meno di 3 anni grazie ai risparmi sulle bollette, garantendo poi risparmi per tantissimi anni (in genere i pannelli e gli inverter sono garantiti per una produttività di almeno 15-20 anni).
Un appunto finale riguarda l’aspetto dell’autoconsumo. Come abbiamo accennato in precedenza, per massimizzare l’investimento, è importante che la corrente prodotta durante le ore di esposizione solare venga consumata quando è prodotta, altrimenti finisce in rete e viene ceduta a titolo gratuito. Per questo motivo, questi impianti convengono a chi ha consumi medio alti in fascia F1. Tuttavia, sono sufficienti alcuni accorgimenti banali per massimizzare l’autoconsumo anche per chi consuma prevalentemente di sera e notte. Basta, infatti, impostare i timer di lavatrice e lavastoviglie per farle lavare durante il giorno per essere certi di ottimizzare al massimo la percentuale di autoconsumo.
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Laureato in Economia e Commercio presso l’università La Sapienza di Roma. Attualmente Responsabile del Back Office di Abbassalebollette dopo una ventennale esperienza nel campo dell’energia e nella gestione di reti di installatori.
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15 Commenti su “Mini Fotovoltaico da Appartamento: cos’è e come funziona?”
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25 gennaio 2024 alle 15:46
Un informazione, ma l’energia immessa in rete non viene conteggiata e compensata da quella consumata d prelevata dalla rete?
Esempio giorno x produco 100 ma non sono a casa e va tutto in rete e contatore segna -100.
Il giorno dopo produco sempre 100 e consumo 200. Quindi nei 2 giorni sono a 0
25 gennaio 2024 alle 17:01
Ciao Alberto,
purtroppo tale meccanismo si applica solo nel caso di impianti tradizionali, mentre nel caso di plug and play, essendo le quantità immesse in rete esigue, non avviene questo tipo di contabilizzazione. Ciò che viene ceduto in rete non apporta alcun beneficio, per cui bisogna ottimizzare i consumi di casa per cercare di autoconsumare il più possibile l’energia autoprodotta.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
14 maggio 2023 alle 10:19
in una casa utilizzata solo per le vacanze estive con un consumo medio stagionale di quasi 1000 kwh suddiviso in media in parti uguali ( 33% ) nelle tre fascie orarie , cosa mi conviene installare? grazie. Enzo .
23 maggio 2023 alle 10:40
Ciao Enzo,
da quanto da te riportato, stimando la stagione estiva in un arco temporale di 3 mesi, quindi circa 90 giorni, il consumo medio giornaliero è di circa 10 kWh al giorno. In questo scenario, l’ideale sarebbe un mini fotovoltaico a spina da 700 W, composto da due pannelli. Con la corretta installazione ed esposizione, considerando anche la lunga durata dell’esposizione solare, si potrebbe ipotizzare un produzione di circa 4/5 kWh al giorno, che verrebbero quasi tutti autoconsumati (per completezza, ricordiamo qui come sono distribuite le Fasce Orarie di consumo elettriche), dimezzando di fatto la bolletta elettrica nei mesi estivi.
Per maggiori informazioni, chiamaci pure allo 06 90202514 o lascia i tuoi dati nel form di contatto in alto per essere ricontattato da un nostro esperto che ti fornirà tutti i dettagli sulla produttività di questi impianti.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
24 febbraio 2023 alle 20:03
Buonasera, ho installato un primo plug and play, ora ne vorrei installare un secondo per far diventare l’impianto un impianto di produzione inferiore a 800 w. Ho letto che poi con la nuova comunicazione unica dovrò allegare lo schema unifilare che dovrei saper disegnare correttamente e la certificazione di conformità che mi chiedo chi dovrà rilasciare visto che essendo poi due plug and play non ho bisogno di alcun installatore.
Grazie per l’eventuale risposta
13 aprile 2023 alle 12:38
Ciao Giusy,
il fatto che si tratti di due impianti plug and play installati in momenti diversi non consente di bypassare la normativa. Se la potenza di produzione collegata al contatore è maggiore di 350 W è necessario l’intervento di un installatore che produca la certificazione richiesta.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
18 ottobre 2022 alle 20:20
È possibile utilizzare delle batterie di accumulo nei mini impianti fotovoltaici?… In modo da poter utilizzare l’energia prodotta anche di notte?
19 ottobre 2022 alle 7:27
La normativa attuale non lo consente. Chi installa un accumulo domestico per impianti Plug&Play, di fatto, commette un illecito. Potrebbero esserci modifiche alla normativa, anche a breve (speriamo), ma allo stato attuale non è possibile.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
30 agosto 2022 alle 14:09
Salve e grazie per le informazioni. La spina di collegamento he caratteristiche deve avere? Deve essere esterna?
31 agosto 2022 alle 7:22
Ciao Cristina,
come abbiamo specificato nella sezione Requisiti necessari sotto i prodotti Plug&Play presenti sul nostro eshop, la spina di collegamento deve avere le seguenti caratteristiche:
Lo Staff di Abbassalebollette.it
25 luglio 2022 alle 6:07
Va bene per il centro storico???? resto in attesa di notizie
11 agosto 2022 alle 16:06
Ciao Sisto,
Per poter installare pannelli solari in centro storico si dovrà preventivamente ottenere l’approvazione paesaggistica dalla soprintendenza, che non potrà però negare il consenso all’impianto fotovoltaico, a meno
che non individui seri motivi di incompatibilità dello stesso con il paesaggio.
Infatti con l’art. 9 del decreto-legge n. 17 del 2022, si permette di realizzare liberamente nuove coperture, basta che siano fotovoltaiche, anche trasformando tetti piani e lastrici solari in tetti spioventi e modificando,
con essi, le sagome e le altezze dei fabbricati. E questo può essere fatto ovunque senza autorizzazione, anche nei centri storici, basta che l’edificio non sia stato vincolato in modo espresso dal Ministero dei beni Culturali.
E’ saltata, infatti, la limitazione contenuta nel vecchio testo del comma 5 (dell’art. 7-bis del dlgs 28/2011), che prevedeva l’autorizzazione in caso di intervento sui tetti di tutti i centri storici (art. 136, comma 1, lett. b)
del dlgs 42/2004), che , rimane solo per gli edifici dei centri storici oggetto di vincoli ministeriali (“individuati ai sensi degli articoli da 138 a 141”) che, come è noto, rappresentano solo una piccola parte dei centri storici dei comuni italiani.
Lo Staff di Abbassalebollette.it
15 luglio 2022 alle 10:19
Grazie per tutte le buone notizie e relaitive indicazioni utili ai piccoli utenti.
9 luglio 2022 alle 10:04
Buongiorno, come faccio a sapere quando sto usufruendo della energia prodotta dal pannello visto che è collegato alla stessa rete e quindi attingo sempre energia dal gestore. A me sembra più un favore o un prestito del mio spazio piuttosto che un vantaggio.
26 ottobre 2022 alle 10:15
Ciao Gioacchino,
quando il pannello produce, non attingi alla rete nazionale, perché il contatore, dotato di bidirezionalità, è in grado di gestire il doppio flusso di produzione e prelievo.
Puoi vedere nel concreto il funzionamento del sistema in questo video: https://www.youtube.com/shorts/1DwbPwE4tP4
Lo Staff di Abbassalebollette.it