I Consumi Energetici per il Riscaldamento delle Famiglie Italiane

I Consumi Energetici per il Riscaldamento delle Famiglie Italiane

Riscaldamento e Consumi Energetici nelle case degli italiani

Nel 2013 è stata fatta la prima indagine Istat sui consumi energetici degli italiani. Obiettivo quello di stimare i consumi energetici nelle case degli italiani in base al tipo di utilizzo e alla fonte energetica.

Si è così avuta la possibilità di censire gli impianti energetici, di esaminare le modalità di riscaldamento delle abitazioni e dell’acqua e di affrontare le tematiche legate agli impianti di condizionamento, all’illuminazione, agli elettrodomestici e alle biomasse e soprattutto valutare con attenzione le spese per consumi energetici.

Lo studio ha preso spunto dal cosiddetto Obiettivo Europa 20-20-20, il progetto clima-energia dell’Unione Europea per la riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto al 1990), della riduzione del 20% del consumo di energia (rispetto alle previsioni del 2020) e del raggiungimento della quota del 20% (sul totale della produzione) di energia ricavata da fonti rinnovabili.

Dalle risposte fornite dagli intervistati (un campione di 20.000 famiglie) sono emersi i seguenti dati.

 

Le dotazioni energetiche delle famiglie italiane

Dotazioni Riscaldamento delle Famiglie Italiane - ISTAT

Dati ISTAT

Quasi tutte le abitazioni degli italiani hanno un impianto di riscaldamento: le poche eccezioni hanno carattere geografico e dipendono dal clima. Un dato significativo è quello degli italiani che non dispongono di impianti di riscaldamento dell’acqua: si tratta di una percentuale poco inferiore all’1% e riguarda il Mezzogiorno.

Meno di un terzo degli italiani hanno impianti di aria condizionata. Se è vero che le regioni alpine abbassano la percentuale, è altrettanto vero che alcune regioni del Sud sono al di sotto della media: in Sardegna quasi la metà delle famiglie è dotata di impianti di raffreddamento.

Per quanto riguarda le tipologie degli impianti, in prevalenza sono autonomi sia per la climatizzazione che per il riscaldamento dell’acqua, e spesso un unico impianto serve ad entrambi gli utilizzi. Circa gli impianti di riscaldamento centralizzati, la media nazionale è intorno al 15%: 30% nel Nord-Ovest e meno del 5% al Sud.

Per quanto riguarda il raffreddamento degli ambienti, più di due terzi dei climatizzatori fungono anche da pompa di calore.

 

Le fonti e l’utilizzo di energia

Fonti Energetiche Riscaldamento Italia

Dati ISTAT

Più del 70% delle case degli italiani sono riscaldate a metano, stesso dicasi per l’acqua; le biomasse rappresentando il 15% del totale. Due terzi dell’acqua riscaldata elettricamente (circa il 15%) prevede l’uso di scaldabagni. Gasolio e gpl sono utilizzati pochissimo.

Circa l’utilizzo degli impianti nei mesi invernali, al Nord il riscaldamento è sempre acceso mentre al Sud il dato è molto al di sotto della media nazionale (circa 86%). Gli impianti di riscaldamento restano accesi otto ore giornaliere (poco più di nove al Nord, circa sette al Centro e poco più di sei al sud). Ci si scalda soprattutto nel pomeriggio e quasi mai la notte.

 

Uso degli elettrodomestici e illuminazione in Casa

Utilizzo Elettrodomestici

Dati ISTAT

Frigoriferi e lavatrici in Italia li abbiamo praticamente tutti. Tante anche le lavastoviglie (metà delle famiglie ne ha una) con l’eccezione del meridione (scendiamo al 25%).

Una famiglia su quattro ha il congelatore, mentre pochi usano le asciugatrici (pochissimi al Sud). Se è facile intuire che lavatrici e lavastoviglie sono più frequentemente utilizzate dalle famiglie numerose, curioso è il dato che ne distingue in assoluto la quantità d’uso: le lavastoviglie infatti sono accese più di quattro giorni a settimana contro i tre e mezzo delle lavatrici. Leggendo tra le righe, è come se la comodità dell’autolavaggio delle stoviglie venga percepita solo nel momento in cui si acquista un apparecchio.

Per quanto riguarda l’utilizzo delle lampadine, c’è da chiedersi se la scelta di quelle a risparmio energetico sia più di carattere culturale o economico. Il dato di fatto comunque è che nel Centro-Sud – in particolare in Campania, Toscana e Sardegna – se ne fa un uso maggiore rispetto al Nord.

Gli ambienti in cui le lampadine tradizionali sono tuttora più utilizzate di quelle di nuova generazione sono quelle in cui la luce è accesa per un tempo inferiore alle quattro ore al giorno. In valore assoluto, le lampade a risparmio energetico costituiscono quasi il 75% di tutte le dotazioni residenziali.

 

La spesa per i consumi energetici

Se non è molto significativo il dato degli oltre 42 miliardi di euro pagati ogni anno dagli italiani, di facile e immediata lettura è invece quello che indica la spesa media delle famiglie: sono infatti più di 1.600 gli euro impiegati per i consumi energetici.

I valdostani sono costretti a sborsare circa 2.000 euro l’anno mentre i siciliani meno di 1.300. Tra Nord e Sud c’è una differenza di spesa di circa 400 euro, differenza dovuta al clima, alle fonti energetiche e al prezzo di mercato delle stesse (che varia a seconda delle regioni).

Le unità familiari composte da un unico componente sostengono una spesa che si aggira sui 1.350 euro mentre i nuclei familiari molto numerosi (cinque o più membri) spendono 2.100 euro; è evidente che per un’economia di scala i costi vengono “moderati” a vantaggio degli ultimi. La presenza di anziani determina un aumento di spesa – seppur modesto – per le famiglie che li hanno a carico, con particolare riferimento a quella per il riscaldamento delle case.

Abbiamo visto in precedenza che il metano è la fonte energetica più utilizzata e la spesa media annua per una famiglia italiana è di circa 1.000 euro. Decisamente più bassi (circa 450 euro) i costi di legname (spesso non acquistato ma raccolto direttamente), pellets e gpl. L’energia elettrica costa agli italiani poco meno di 600 euro l’anno mentre il gasolio è costosissimo (quasi 1.400 euro).

Un dato secondo noi molto interessante è quello che si riferisce alle famiglie che negli ultimi cinque anni hanno investito sul fronte del risparmio energetico. Metà degli italiani lo hanno fatto per abbattere le spese elettriche sostituendo le lampadine tradizionali con quelle di nuova generazione. A fronte di questa semplice soluzione, più complicato e oneroso è stato – e sarà – modificare le abitudini di climatizzazione delle case e riscaldamento dell’acqua. Ad ogni modo, più del 20% degli italiani è intervenuto per ammodernare i propri impianti di riscaldamento.

 

Biomasse e nuove tecnologie contro il caro-bollette

Legna e pellets sono usate da più del 20% delle famiglie italiane. In verità il dato è quasi tutto appannaggio della legna (92% dei consumi totali rappresentati da circa 20 milioni di tonnellate l’anno).

Il legno è molto apprezzato nelle regioni con vaste zone boschive e nei comuni montani, mentre per quanto riguarda i pellets, l’uso è pressoché sconosciuto in Lazio, Puglia e soprattutto Sicilia. Come accennato in precedenza, non tutta la legna viene acquistata: il 55% degli italiani infatti afferma di usare in tutto o in parte legname di produzione propria o recuperato. Questa pratica è particolarmente diffusa nella provincia di Trento, in Valle d’Aosta e in Piemonte. A titolo di curiosità, segnaliamo che la quercia è il legno più utilizzato (più di un quarto del totale), in particolare in Basilicata e Molise.

Se da un lato la quantità di impianti energetici di nuova costituzione è in crescente aumento, dall’altro sono ancora i camini e le stufe i sistemi più utilizzati dagli italiani per produrre calore con biomasse, per l’esattezza l’85% del totale.

Nell’ottica di uno sviluppo nella direzione auspicata dalla normativa europea, come indicato all’inizio di questo articolo, non è troppo incoraggiante il dato del 13% relativo alle famiglie italiane che usano biomasse con apparecchi innovativi.

 

Soluzioni per ridurre i costi e migliorare il Comfort abitativo

Partendo dalla sitauzione appena analizzata, si evincono ampi margini di miglioramento nella spesa energetica delle famiglie.

Grazie alle nuove tecnologie disponibili sul mercato e con investimenti che si ripagano facilmente e in pochi anni, diventa facile per ogni famiglia rendere più efficiente sotto il profilo energetico la propria abitazione, risparmiando sulle bollette e aumentando il comfort abitativo.

Per quanto riguarda il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti, la soluzione che meglio si presta a soddisfare le esigenze di efficienza energetica e risparmio è certamente la Pompa di calore (di cui abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo). Questo dispositivo, infatti, permette di abbattere fino al 70% la bolletta del gas metano, oltre ad offrire la possibilità di raffrescare gli ambienti anche in estate.

Per chi invece non volesse effettuare un investimento di questo tipo, esistono pur sempre le caldaie a condensazione, in grado di abbattare i consumi del 30% rispetto ad una caldaia a gas tradizionale, riducendo anche le emissioni nocive.

Per quanto riguarda le biomasse, invece, abbiamo visto che circa l’85% degli italiani che le usano come fonte di riscaldamento non hanno un sistema integrato. Camini e stufe, infatti, permettono di riscaldare solo l’ambiente in cui sono installate, mentre per il resto della casa spesso si ricorre ad una fonte di riscaldamento secondaria, causando notevoli sprechi e consumi in eccesso. Adottando invece termostufe o termocamini diventa facile ed economico sfruttare le biomasse per riscaldare tutta la casa e anche l’acqua calda sanitaria, in modo da evitare di ricorrere ad altre fonti energetiche e avere un notevole risparmio sui consumi, oltre ad un maggiore benessere abitativo.

Tanti poi sono gli interventi di efficienza energetica che possono essere realizzati sull’abitazione per abbattere i consumi e migliorare la qualità della vita in casa, come ad esempio l’isolamento termico e acustico mediante cappotto, l’utilizzo di infissi a taglio termico o l’installazione di un pavimento radiante.

Ultima, ma non per questo meno importante, l’adozione di un impianto fotovoltaico di ultima generazione, abbinato magari ad un accumulatore, può consentire elevatissimi risparmi sui consumi energetici. Inoltre, se usato in abbinamento ad una pompa di calore, può consentire dei risparmi elevatissimi sia sulle bollette della luce che sulle bollette del gas.

Investire in tecnologie pulite conviene, migliora la qualità della vita e dona maggiore tranquillità, rimuovendo il grosso peso delle bollette che troppo spesso grava sulle spalle delle famiglie italiane.

Se hai bisogno di capire meglio come queste tecnologie possono aiutarti a vivere meglio la tua casa, richiedi un checkup energetico gratuito o contattaci subito.

 

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