Casa Senza Gas e Senza Bollette Pesanti: è possibile?

Casa Senza Gas e Senza Bollette Pesanti: è possibile?

Scopriamo le soluzioni concrete per combattere davvero il Caro Energia

I nuovi rincari in arrivo sulle bollette, dopo quasi due anni di rincari assurdi per via del conflitto in Ucraina, portano tanti utenti a chiederci se esistono soluzioni per scollegarsi dalla rete nazionale e non pagare le bollette del gas e della luce, senza rinunciare alle proprie abitudini di consumo e al comfort in casa (spegnere il riscaldamento e vivere al freddo e al gelo NON è una soluzione).

Diciamo subito che è possibile smettere di pagare la bolletta del gas ed è possibile avere delle bollette basse e facili da gestire. Ma proviamo quindi a fare chiarezza su questo argomento, spiegando i vantaggi di una Casa Ecosostenibile e, allo stesso tempo, chiarendo i suoi limiti e le aspettative ragionevoli sulla reale riduzione delle bollette.

 

Le Bollette svuotano il Portafoglio? Troviamo delle Soluzioni

Il fenomeno della Povertà Energetica ha visto una rapida espansione negli ultimi anni, con un numero sempre crescente di famiglie che si ritrovano a dover affrontare con difficoltà il pagamento delle bollette, ricorrendo spesso a dilazioni di pagamento.

In un’epoca in cui il costo della vita è in costante crescita e la preoccupazione per l’ambiente è al centro delle nostre menti, l’idea di una “Casa Senza Gas e Senza Bollette” si fa strada come un’alternativa promettente.

 

Casa Senza Gas e Senza Bollette: ecco come fare

Il gas metano è una delle spese più pesanti per le famiglie italiane per quasi metà dell’anno, quando i consumi per il riscaldamento sono indispensabili e indifferibili.

Il gas metano, quindi, serve principalmente a:

  • riscaldare gli ambienti domestici
  • produrre Acqua Calda Sanitaria
  • cucinare

Ebbene, tutte queste attività, oggi possono essere effettuate tranquillamente senza ricorrere al gas metano, ma utilizzando l’energia elettrica.

Inoltre, ricordiamo che il gas metano è una fonte di energia doppiamente costosa, perché oltre al peso della materia prima in bolletta (che negli ultimi anni continua ad oscillare ed ha toccato livelli veramente molto elevati), ci si ritrova a pagare anche pesanti quote fisse, oneri, spese di trasporto e imposte, che non fanno altro che svuotare il portafoglio delle famiglie.

Efficienza Energetica + Autoproduzione = Bollette (quasi) a Zero

Fatte queste premesse, vediamo nel concreto come si può eliminare il gas e come si possono ridurre le bollette.

Il riscaldamento dell’abitazione può essere facilmente gestito con una Pompa di Calore elettrica, che è un dispositivo ad elevata efficienza termica ed energetica che riesce a produrre acqua calda a costi bassissimi.

La pompa di calore, quindi, riesce facilmente a sostituire una vecchia caldaia a gas in quasi tutti i contesti, anche in quelli in cui è necessario operare ad alte temperature. Esistono varie tipologie di Pompe di calore, che offrono vari livelli di efficienza energetica, e vanno scelti ovviamente in base alle esigenze di riscaldamento e alle effettive possibilità di installazione:

  • pompe aria aria
  • pompe aria acqua
  • pompe acqua acqua
  • pompe terra acqua (geotermiche)

Pompa di calore e fotovoltaico

La pompa di calore, ovviamente, utilizza l’elettricità per funzionare e produrre il calore necessario. E qui abbiamo il vero e proprio cambiamento epocale. L’energia elettrica, a differenza del gas metano, può sia essere acquistata dalla rete che essere autoprodotta direttamente dall’abitazione, con un impianto solare fotovoltaico da installare sul tetto.

 

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Fotovoltaico e Pompa di Calore: istruzioni per l’Uso

Innanzitutto spieghiamo bene il funzionamento di questa accoppiata e poi passiamo ad analizzare le obiezioni più frequenti sull’argomento.

Il riscaldamento elettrico a pompa di calore prevede un impianto, posizionato all’esterno dell’abitazione, che funge da caldaia e, negli impianti più piccoli, ha un aspetto simile alle unità esterne dei climatizzatori (che, in qualche modo, sono delle piccole pompe di calore). In pratica, quindi, l’unità esterna può andare facilmente a sostituire la caldaia esistente, sfruttando gli stessi allacci all’impianto di distribuzione interno. Nella maggior parte dei casi, quindi, non c’è bisogno di sostituire tubi e termosifoni (a meno che non si voglia fare una ristrutturazione più completa, passando a impianti di riscaldamento a pavimento).

La Pompa di Calore (così come anche le moderne caldaie a gas a condensazione), offre il maggior coefficiente di prestazione a temperature di mandata inferiori ai 50°C, per cui, per consumare meno corrente è opportuno mantenere l’impianto sempre acceso, piuttosto che farlo partire solo nelle ore più fredde.

Questo approccio diventa ancora più efficiente quando, appunto, si abbina alla pompa di calore un impianto fotovoltaico. Quando i pannelli solari stanno producendo energia, si può tenere la pompa di calore in funzione a bassa temperatura, in modo da tenere la casa sempre calda a costo zero. Nelle ore notturne, essendo la casa già calda dal giorno, si dovrà ricorrere poco all’approvvigionamento dalla rete e, addirittura, non si dovrà affatto attingere alla rete elettrica se, con l’impianto fotovoltaico, abbiamo installato una batteria di accumulo.

Riassumendo, quando c’è l’esposizione solare, i moduli fotovoltaici producono elettricità che in parte viene immagazzinata nella batteria e in parte viene utilizzata dalla pompa di calore elettrica e dagli elettrodomestici della casa. Di notte, pompa di calore ed elettrodomestici attingono dalla batteria. Quando la batteria si scarica, si attinge alla rete nazionale.

 

Ovviamente, questo sistema è sostenibile e i consumi vengono davvero portati quasi a zero se si effettua un corretto dimensionamento delle tre componenti:

  • potenza dei pannelli solari
  • capacità di accumulo della batteria
  • potenza in kW della pompa di calore

 

Se la batteria è sottodimensionata, si continuerà ad attingere molto dalla rete elettrica. Se la potenza installata sul tetto è troppo poca, la batteria non si ricaricherà a sufficienza. Se si vanno a sovradimensionare pannelli, si rischia di spendere troppo e di cedere troppa energia in rete a costi molto bassi.

Inoltre, come abbiamo visto, anche con un dimensionamento corretto dell’impianto, basterebbe usare  in modo errato la pompa di calore per sbilanciare i conti. Se, ad esempio, la pompa di calore venisse accesa solo per poche ore in orari serali e notturni, ovviamente si avrebbero consumi elevati e la batteria non coprirebbe tutto l’assorbimento.

E’ necessario, quindi, oltre ad un cambio di impianto, anche un cambio di abitudini di gestione della casa, rimuovendo magari i cronotermostati che temporizzano le accensioni, a favore di una regolazione della temperatura uniforme nell’arco della giornata, che distribuisce meglio l’autoconsumo durante la produzione di energia elettrica.

 

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Acqua Calda Sanitaria e Cottura: come sostituire il Gas

Per quanto riguarda gli altri due usi del gas metano, anche qui è facile sostituire la vecchia caldaia a combustibile fossile con soluzioni green alimentate ad energia elettrica autoprodotta.

Per la produzione di ACS Acqua Calda Sanitaria sono disponibili vari scaldabagni e scaldacqua anche a pompa di calore, che riescono quindi ad abbinare consumi ridotti ad una buona velocità di erogazione dell’acqua. Ovviamente, in base alle esigenze familiari, occorre scegliere dispositivi con un accumulo adeguato di acqua calda, perché questa, proprio per massimizzare il risparmio, deve essere riscaldata lentamente per poi essere erogata al bisogno senza consumi eccessivi di energia.

Per la cottura dei cibi, ormai da diversi anni e anche nelle case dotate di gas metano, stanno prendendo piede i piani cottura ad induzione, più sicuri e di più facile manutenzione rispetto ai tradizionali fornelli a gas. La sostituzione del piano cottura a gas con uno elettrico ad induzione è un’operazione semplicissima e assolutamente indolore, che si può effettuare praticamente in tutte le abitazioni senza alcun problema.

 

Costi Iniziali, Detrazioni Fiscali e Benefici a Lungo Termine

La transizione verso una casa senza gas e senza bollette può comportare investimenti iniziali significativi. Dall’installazione di pannelli solari e dispositivi di accumulo agli impianti di riscaldamento elettrici ad alta efficienza energetica, ci sono costi da considerare, che possono anche essere importanti. Tuttavia, occorre guardare a questi investimenti come un passo verso l’indipendenza energetica a lungo termine.

Un investimento di questo tipo, infatti, consente di avere:

  • risparmi economici: sul lungo periodo, si accumula un risparmio tale da compensare ampiamente gli investimenti e consentire addirittura dei guadagni. Un impianto correttamente dimensionato ha tempi medi di rientro dell’investimento (al netto delle detrazioni fiscali statali) inferiore ai 5 anni
  • aumento del valore della proprietà: l’installazione di questa tipologia di impianti si traduce, immediatamente, in un aumento del valore della casa almeno pari all’investimento.. Inoltre, le nuove normative Europee impongono un aumento della Classe energetica dell’abitazione entro il 2030, per cui chi effettua tali investimenti arriverà pronto alle scadenze imposte dall’Europa
  • indipendenza energetica (ed economica): come abbiamo visto in questi ultimi anni, le oscillazioni del mercato possono mettere seriamente in crisi le famiglie e le imprese, nel pagamento delle bollette.  Meglio, dunque, investire i propri soldi in un impianto che riduce al minimo la dipendenza energetica.
  • riduzione dell’impatto ambientale: una casa ecosostenibile, oltre a far risparmiare, fa bene all’ambiente. Non possiamo più negare i devastanti effetti dei cambiamenti climatici, ma solo compiere azioni per contrastarli. Ogni cittadino dovrebbe fare attivamente la propria parte, riducendo le emissioni inquinanti causate dagli impianti di riscaldamento e dalla produzione di elettricità dal termoelettrico, passando all’autoproduzione e all’autoconsumo di elettricità green con impianti efficienti e sostenibili

Ricorda, la transizione a una casa senza bollette è un investimento nel futuro, sia dal punto di vista economico che ambientale. Sebbene i costi iniziali possano rappresentare una sfida, i benefici a lungo termine contribuiscono a plasmare un futuro più sostenibile e vantaggioso.

 

Le Detrazioni Fiscali

E’ importante ricordare che tutti gli interventi di efficientamento energetico possono essere agevolati con alcuni contributi dello stato.

Nello specifico, per la Pompa di Calore si può ricorrere a:

  • Conto Termico, con rimborso diretto del 65% delle spese sostenute entro massimo due anni dalla spesa (NO Credito d’Imposta)
  • Ecobonus 65%: con riconoscimento del Credito d’Imposta valido per 10 anni
  • Bonus Ristrutturazioni 50%: con riconoscimento del Credito d’Imposta valido per 10 anni

 

Per il Fotovoltaico e per il dispositivo di Storage, abbiamo:

  • Bonus Ristrutturazioni 50%: con riconoscimento del Credito d’Imposta valido per 10 anni

 

Per lo Scaldacqua e il Piano Cottura ad Induzione:

  • Bonus Mobili ed Elettrodomestici al 50%: con Credito d’Imposta valido per 10 anni, a patto di acquistare dispositivi in classe energetica elevata
  • Bonus Ristrutturazioni 50%: con riconoscimento del Credito d’Imposta valido per 10 anni

 

Investi oggi in una Casa Senza Gas e Senza Bollette

Se l’idea di una casa senza bollette ha ispirato la tua curiosità, è giunto il momento di passare all’azione. Ogni passo verso una casa senza bollette è un passo verso la libertà finanziaria e la consapevolezza ecologica.

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