Rincari Bollette fino al 50%: cosa succederà a gennaio 2022?

Rincari Bollette fino al 50%: cosa succederà a gennaio 2022?

La Stangata è certa, l’ammontare dei rincari un po’ meno

La notizia degli aumenti prospettati da Nomisma Energia sta rimbalzando su giornali e TV: proviamo a fare chiarezza su ciò che aspetta gli italiani, e analizziamo insieme gli scenari possibili e le soluzioni auspicabili.

 

La Notizia: Gas +50%, Luce fino a +25%

Nomisma Energia, società di consulenza specializzata nell’analisi dei mercati energetici, facente parte del gruppo Nomisma Spa, società leader nella consulenza strategica e aziendali, ha diffuso, attraverso le parole del suo presidente Davide Tabarelli, alcune previsioni sull’andamento dei prezzi di Luce e Gas a partire da Gennaio 2022. Secondo Tabarelli, infatti, i rincari sul prezzo della luce potrebbero oscillare tra il 17% e il 25%, mentre il gas metano potrebbe far registrare aumenti fino a +50% se non interverrà il governo con misure di contenimento dei rincari.

 

Rincari o vera e propria Stangata sulle Bollette?

L’aumento dei prezzi di elettricità e gas naturale ai cittadini era nell’aria ormai da tempo e anche noi, nelle scorse settimane, abbiamo anche annunciato che a gennaio ci sarebbero stati dei rincari. La situazione è abbastanza chiara a tutti: aumenti delle quotazioni del gas naturale sui mercati internazionali e incrementi sui prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica si sono registrati in continuazione negli ultimi mesi, portando le quotazioni del gas a raddoppiare in ogni trimestre di quest’anno.

Se, infatti, andiamo a vedere i prezzi all’ingrosso comunicati dal GME (Gestore dei Mercati Energetici), notiamo che nel giro di un anno i prezzi all’ingrosso del gas sono passati da circa 15 € al MWh a ben 90 € al MWh. Un incremento così alto non era stato mai registrato negli ultimi decenni.

 

Grafico GME andamento prezzi all'ingrosso del gas metano

Grafico elaborato da GME

Anche l’incremento del prezzo sulla borsa dell’elettricità è stato  molto consistente, passando da circa 45 € al MWh dello scorso anno fino ad arrivare ad un prezzo medio di Novembre di 225 € al MWh e la corsa sembra non arrestarsi.

Grafico Andamento PUNGrafico elaborato da GME

Cosa dobbiamo Aspettarci?

Il quadro appare quindi complicato, ma per comprendere meglio la situazione vanno fatte un altro paio di precisazioni:

  1. si parla di Gennaio perché dal 1° gennaio 2022 entreranno in vigore i nuovi prezzi comunicati dall’ARERA per i clienti che sono ancora in maggior tutela (e in tutela simile per le imprese, dove il mercato tutelato è terminato quest’anno). Solo loro, e i cittadini che hanno attivato una tariffa a prezzo variabile e indicizzato, saranno soggetti a questi aumenti. I clienti del mercato libero che hanno una tariffa a prezzo fisso non verranno interessati, al momento, da alcuna variazione tariffaria.
  2. il Governo, mediante il Decreto-Legge 27 settembre 2021, n. 130 (“Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale“), aveva applicato ad ottobre dei correttivi su oneri di sistema (azzeramento sulle bollette della luce) e IVA (riduzione al 5% di quella del gas) sulle bollette di luce e gas con una durata trimestrale, ovvero le riduzioni applicate nel IV trimestre 2021 scadranno al 31 dicembre e, se non verranno prorogate, potrebbero causare ulteriori aumenti sul totale delle bollette per famiglie e imprese.

 

Mercato Libero = Nessun Aumento dei Prezzi
Fatte queste due premesse, diciamo subito che chi passa al mercato libero, sottoscrivendo una tariffa a prezzo fisso con i prezzi attuali, non subirà alcuna batosta e beneficerà comunque degli eventuali interventi correttivi del Governo (inclusi i Bonus sociali, che si applicano agli aventi diritto indipendentemente dal mercato di riferimento). Anche chi è già nel mercato libero con una tariffa a prezzo variabile potrà risparmiare solo cambiando offerta a favore di una con prezzo fisso e bloccato.

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E fin qui abbiamo parlato degli aumenti delle materie prime, ma, come già accaduto a ottobre, il Governo potrebbe intervenire con degli elementi correttivi su alcune voci della bolletta, non potendo agire direttamente sul costo della materia prima.

 

Nello specifico, il Governo potrebbe intervenire su:

  • oneri generali di sistema: decidendo di azzerarli anche per il primo trimestre 2021 per la luce, come già previsto fino al 31/12/2021 e applicando lo stesso provvedimento anche sul gas (anche se sul metano l’impatto sarebbe davvero minimo)
  • accise: una delle voci più odiate in assoluto dagli italiani, ma sulla cui riduzione non si è sentito parlare nel dibattito parlamentare in atto. Un abbattimento delle accise, che sono particolarmente pesanti nelle bollette del gas, se si tiene conto anche delle Addizionali Regionali, potrebbe consentire di ridurre fino a quasi il 10% il costo complessivo delle bolletta
  • IVA: decidendo di confermare la riduzione l’IVA sul metano e, auspicabilmente, anche sull’energia elettrica.

 

Secondo i nostri calcoli, basati sull’andamento dei prezzi forniti dal GME, abbiamo quindi elaborato alcuni scenari, facendo una stima di quelli che potrebbero essere gli aumenti per la famiglia media

 

Luce (in Maggior Tutela)

scenario aumenti in % aumenti annuali in €
senza interventi correttivi del Governo 50% – 60% +380 € c.ca
con interventi correttivi del Governo 20% – 30% +180 € c.ca

 

Gas (in Maggior Tutela)

scenario aumenti in % aumenti annuali in €
senza interventi correttivi del Governo 70% – 80% + 760 € c.ca
con interventi correttivi del Governo 40% – 50% +400 € c.ca

 

Senza interventi del Governo, la spesa media annua passerebbe da 1.040 € a 1.800 € circa. Se, invece, il governo intervenisse con abbattimento di oneri, accise e IVA, la spesa potrebbe arrivare a circa 1.450 €.

In conclusione, per chi resta nel mercato tutelato, gli aumenti ci saranno in ogni caso, e saranno pesantissimi.

 

Cosa fare per evitare i rincari?

Ciò che gli organi di informazione non dicono, purtroppo, è che esiste il modo per ridurre l’impatto dei rincari. I clienti, infatti, che negli scorsi mesi hanno sottoscritto una tariffa a prezzo fisso del mercato libero potranno trascorrere un inverno sereno, e magari pagando pure meno di quanto avessero previsto grazie appunto agli interventi del Governo.

La cosa interessante è che si fa ancora in tempo a sottoscrivere le poche tariffe a prezzo basso e fisso del mercato libero prima che scadano le condizioni contrattuali e vengano applicati prezzi più alti.

 

Basta quindi affrettarsi a sottoscrivere una tariffa del mercato libero (prima che le ritirino tutte dal mercato) che sia davvero conveniente.

 

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