La Migliore Tariffa Gas Metano per la Tua Azienda

La Migliore Tariffa Gas Metano per la Tua Azienda

Risparmia sui Costi Aziendali Scegliendo un’Offerta Gas Business per Impresa e Partita IVA

Il gas metano rappresenta una risorsa importante per gli edifici di diverse imprese, inclusi locali e attività commerciali. Ha però dei costi, che possono incidere notevolmente sul rapporto tra spese ed utili.

Per questo motivo, è importante scegliere la migliore offerta tra le diverse tariffe gas business disponibili.

C’è da dire che non tutte le offerte gas partita IVA sono vantaggiose, dal momento che il risparmio dipende soprattutto dalle esigenze di ciascuna azienda.

Se la tua azienda già dispone di un contratto per la fornitura di gas metano, cambiare fornitore metano azienda per risparmiare è la giusta soluzione. Ma come fare a capire qual è la tariffa più conveniente per la tua azienda? Per valutare bene quale offerta di gas metano corrisponde maggiormente alle tue esigenze di risparmio, devi partire dall’analisi dei tuoi consumi. Nel prossimo paragrafo intendo quindi spiegare come leggere la bolletta del gas metano in tutti suoi elementi principali.

 

Valutare i consumi: come leggere la bolletta del gas

Come leggere la bolletta del gas? Essa è composta da tre parti: sintesi, dettaglio e comunicazioni. Per conoscere i consumi, puoi consultare la prima e la seconda pagina: la prima contiene la sintesi di tutti i vari consumi e le informazioni più rilevanti, la seconda elenca i consumi in dettaglio.

Nella prima pagina, in alto a destra puoi trovare i dati cliente, ovvero numero cliente e partita IVA dell’azienda.

A sinistra invece sono presenti i dati della fornitura. Ciascuna fornitura viene identificata con il codice PdR (punto di riconsegna). In questo spazio è inoltre presente il numero di matricola del contatore dell’azienda a cui è intestato il contratto. Inoltre, degni di nota sono anche i seguenti parametri:

  • Il coefficiente P: detto anche potere calorifico superiore, è la quantità di energia contenuta in un metro cubo di gas (con temperatura e pressione a condizioni “standard”).
  • Il coefficiente C: permette di convertire i consumi espressi in mc (metro cubo) nel valore di smc (standard metro cubo). È un parametro molto importante, dal momento che una stessa quantità in metri cubi di gas può variare in base a pressione e temperatura di consegna. Ne consegue, che attraverso la conversione in smc effettuata grazie al coefficiente C, tutti i clienti possono pagare l’importo in maniera equa, senza ingiustizie. Infatti ad esempio, una quantità di gas a Cagliari può occupare un volume diverso rispetto alla stessa quantità di gas di Aosta. Per questo motivo, il solo valore in metri cubi non è utile a farti sapere quanto gas è stato effettivamente consumato. Il coefficiente C, moltiplicato per il consumo rilevato dal contatore, ti permette quindi di conoscere con precisione la quantità di gas consumata, ed è e quindi quest’ultima ad essere fatturata sulla bolletta.

Nella parte centrale della bolletta si trova un altro utilissimo riquadro, che è relativo al totale da pagare. Questo riquadro include anche altre informazioni preziose, come la data di scadenza per il pagamento ed il periodo di consumo del gas metano a cui l’importo si riferisce.

Nel riquadro centrale a sinistra, trovi invece un dettaglio sul proprio contratto di fornitura gas attualmente in vigore. Qui puoi leggere la tipologia del contratto, la tipologia di uso, il nome dell’offerta, la data di attivazione della fornitura di gas, e altri importanti elementi, come:

  • Componente Sostitutiva CCI: il prezzo del gas inteso come materia prima, sottoscritto al momento della stipula del contrato. In un anno, questo importo resta sempre lo stesso su tutte le bollette.
  • Consumo annuo espresso in smc: è un dato prezioso, perché indica il consumo che è stato fatturato negli ultimi 365 giorni rispetto al periodo a cui la bolletta si riferisce. Esso ti permette di conoscere quanto gas l’azienda consuma nel giro di un anno. Anche questo parametro può esserti utile per confrontare le varie offerte gas partita IVA, in modo che tu possa trovare quella più vantaggiosa.

Sotto al riquadro centrale a sinistra appena descritto, ne trovi un altro altrettanto importante, che indica i dati dei consumi. All’interno, puoi leggere le seguenti informazioni:

  • Periodo di riferimento relativo alle letture: i mesi che riguardano i consumi. Alcuni consumi possono risultare “Rilevati”, cioè sono stati letti e quindi rilevati in modo preciso. Altri invece possono essere stati “Stimati”, quindi calcolati dal fornitore in base ai dati sui consumi precedenti. Altri consumi ancora possono essere del tipo “Autolettura”, quando vengono comunicati direttamente dall’azienda a cui è intestato il contratto di fornitura.
  • Consumi del periodo a cui si riferisce la bolletta: espresso in mc (metri cubi).
  • Consumi fatturati: potrebbero essere diversi dai consumi del periodo. Per quale motivo? Essi sono indicati in smc (standard metro cubo), quindi ottenuti calcolando il consumo in metri cubi moltiplicato per il coefficiente C di cui ti ho parlato in precedenza. Va detto che nell’esprimere il valore smc vengono esclusi gli eventuali decimali ricavati dal calcolo.
  • Consumi residui: sono i decimali che sono stati esclusi dal calcolo effettuato per i consumi fatturati. Questi decimali possono sommarsi ai consumi residui provenienti dalle bollette precedenti.

Nella parte destra della pagina, trovi il riepilogo importi, nel quale puoi leggere i seguenti dati:

  • Totale Fornitura Gas e Imposte: si compone della somma (addizione) tra totale dei servizi di vendita, totale dei servizi di rete, e totale delle imposte. Ciascuna di queste tre voci è spiegata in dettaglio nella seconda pagina della bolletta.
  • Totale della Bolletta: ottenuto dalla somma del Totale Fornitura Gas e Imposte e le voci sull’IVA.
  • Progressivo Consumo Annuo: il valore espresso in smc che indica il totale del gas consumato nell’anno solare in corso, cioè a cominciare dalla data del primo gennaio ed aggiornato alla data della lettura della bolletta precedente.

Per avere più dettagli sulle letture, i consumi ed importi da pagare, ti basta leggere la seconda pagina della bolletta.

Nella seconda pagina, è possibile avere più informazioni anche per quanto riguarda gli oneri e le tasse. Alcuni tipi di oneri si trovano, ad esempio, nelle voci: quota fissa di distribuzione, quota variabile di vendita, quota fissa di vendita, quota di trasporto, quota di stoccaggio. E poi c’è il capitolo riservato alle tasse, ovvero:

  • alle accise: IVA al 10% per quanto riguarda i consumi fino a 480 metri cubi; IVA al 21% per ciò che attiene i consumi maggiori;
  • all’addizionale regionale, che cambia in base alla regione di residenza e alla zona climatica della località);
  • alle eventuali quote aggiuntive richieste dal Comune di residenza.

Sul costo del gas incidono molto anche gli oneri e le accise, ed è quindi anche per questo motivo che è indispensabile cambiare fornitore metano azienda al fine di poter risparmiare.

 

Differenza tra costo fisso e costo indicizzato

Quando valuti, tramite un confronto, quale sia la tariffa di gas metano più conveniente per la tua azienda, è importante anche che tu tenga a mente l’importante differenza tra:

  • Tariffe a costo fisso: i prezzi restano gli stessi di quelli indicati al momento della stipula del contratto (per un periodo di almeno uno, due o tre anni in base a quanto scritto sul contratto), esclusi eventuali cambiamenti agli sgravi fiscali, che sono regolati dall’Autorità e uguali per tutti i fornitori.
  • Tariffe a costo indicizzato: i costi variano non soltanto in base ai consumi, ma anche a causa delle diverse oscillazioni del mercato.

Nel caso in cui decidessi di cambiare operatore di gas in estate, ti suggerisco di scegliere una tariffa a costo fisso, dal momento che in tale periodo dell’anno le quotazioni sono al minimo. Altrimenti, se cambi fornitore nel corso del periodo invernale, ti conviene optare per una tariffa indicizzata, così che il costo dell’smc (standard metro cubo) scenda durante i periodi estivi.

 

Operatori e tariffe più convenienti

Di seguito un elenco delle offerte gas partita IVA per le aziende attualmente più convenienti (n.d.r: nel momento in cui scriviamo, agosto 2019).

Tariffe Eni Gas e Luce

Di seguito alcune interessanti proposte Eni in materia di tariffe di gas metano per le imprese:

  • Link Basic Busines: il costo è di 0,243 euro/mc (euro al metro cubo).
  • FastEnergy Business: il costo è di 0,270 euro/mc. La proposta è in accoppiata con un’offerta Fastweb.
  • Link Plus Business: il costo è di 0,279 euro/mc.
  • Raddoppio Sicuro: il costo è di 0,309 euro/mc. Previsto uno sconto del 5% sulla materia prima relativa al gas del quarto e sesto mese. Dal settimo mese questo sconto raddoppia al 10%.

 

Tariffe Enel Energia

Di seguito alcune interessanti proposte di Enel in materia di tariffe di gas metano per le imprese:

  • E-Light Gas Impresa: il costo è di 0,312 euro/mc. Per il primo mese di fornitura è previsto uno sconto del 100% sulla materia prima gas.
  • Anno Sicuro Gas: il costo è di 0,0335 euro/mc.
  • GiustaXTe Gas Impresa: il costo è di 0,335 euro/mc. Anche in questo caso, il primo mese di fornitura di materia prima gas è scontato del 100%.

Soluzione Gas Impresa: il costo è di 0,335 euro/mc. Previsto uno sconto del 15% sulla materia prima gas.

 

 

Offerte Gas e Riscaldamento

Confronta le
migliori offerte aziendali
e risparmia fino al 20%
sulla bolletta del Gas Metano

Confronta Tariffe GAS Business
Compara i Prezzi del Gas Metano