Installazione Climatizzatori nei condomini: ecco come evitare conflitti con i vicini

Installazione Climatizzatori nei condomini: ecco come evitare conflitti con i vicini

Consigli pratici per installare un condizionatore nel rispetto delle regole

L’installazione di un condizionatore in un condominio può essere causa di controversie tra vicini di casa, per motivi legati alla sua struttura ed al suo funzionamento, se non si seguono poche e semplici regole.

In particolare, il codice civile detta delle particolari norme, che devono essere rispettate nel momento in cui si installa l’unità esterna dell’apparecchio. Quest’ultima, infatti, non deve arrecare danno al decoro dell’edificio e deve, di regola, rispettare determinate distanze, in modo da non limitare la visibilità dalle finestre limitrofe. Inoltre, è necessario che la rumorosità del climatizzatore non arrechi fastidio alla quiete dei vicini.

Vediamo nel dettaglio cosa dispone la legge ed entro quali limiti le esigenze di comfort abitativo, legate all’installazione di un condizionatore, devono cedere il passo alle regole di buon vicinato.

Condizionatori e decoro architettonico

Non è un mistero che, molto spesso, l’installazione fatta male e in maniera approssimativa dell’unità esterna di un impianto di climatizzazione possa comportare una perdita di pregio, dal punto di vista estetico, della facciata dell’edificio.

Condizionatori installati selvaggiamente sulla facciata di un palazzo

Non è possibile, a questo proposito, individuare una regola generale che stabilisca quando tale decoro venga realmente leso, e quando no. È ovvio, infatti, che una valutazione del genere debba essere compiuta di volta in volta, a seconda del singolo caso concreto.

Se il regolamento condominiale non prevede espressamente delle limitazioni all’installazione delle unità esterne sulle facciate dell’edificio, la soluzione, quindi, risiede nella sensibilità del singolo condomino, che dovrebbe astenersi dal compiere installazioni palesemente in spregio della bellezza e del design dell’edificio.

La cosa migliore da fare, a questo proposito, è rivolgersi ad un tecnico installatore qualificato, che sia in grado, in virtù della sua esperienza, di consigliare il cliente riguardo alle soluzioni più opportune da adottare. Ad esempio, se possibile, ci si può orientare sui più moderni modelli che non prevedono l’installazione del condensatore all’esterno del condominio o, molto più semplicemente, si può installare l’unità esterna in basso sui balconi o in prossimità di parapetti o muri che ne limitino la visibilità e, quindi, l’impatto sull’estetica dell’immobile.

Non si deve pensare, però, che i diritti del vicinato prevalgano sempre, rispetto all’esigenza di comfort abitativo che sta dietro all’installazione di un condizionatore.

Una recente sentenza della Corte d’Appello di Palermo, infatti (la n. 269 del 15 febbraio 2017) ha dato ragione al condomino che aveva installato il climatizzatore, ritenendo questo tipo di apparecchio ormai indispensabile per le esigenze di benessere abitativo di chi lo installa, e respingendo, perciò, le avverse domande del vicino, relative alla lesione del decoro architettonico, alla presunta eccessiva rumorosità ed al mancato rispetto delle distanze legali, anche in considerazione delle ridotte dimensioni dell’unità esterna installata.

Un ultimo accorgimento, troppo spesso sottovalutato, è la canalizzazione dei liquidi di condensa. Spesso, infatti, questi fluidi tendono a essere raccolti in contenitori posticci o a essere lasciati sgocciolare sulle pareti dell’immobile, causando danni sia estetici che materiali ai rivestimenti. Per questo motivo è importante che l’installatore, nella scelta del miglior posto in cui installare l’unità esterna, valuti anche la presenza di colonne di scarico o pluviali, in modo da canalizzare gli scarichi delle condense in tali tubature. Ogni regolamento condominiale dovrebbe prevedere tale operazione come obbligatoria per tutti i condomini.

 

Il rispetto delle distanze tra i vicini

Un altro aspetto molto importante da tenere presente è il rispetto delle distanze legali, con riferimento anche al diritto di veduta del vicino. La regola stabilisce che la distanza da rispettare è pari a tre metri e, in questo caso, essa deve essere misurata con riferimento al cornicione della finestra.

La soglia della finestra di proprietà del condomino che abita al piano soprastante, quindi, deve rimanere distante tre metri dall’unità esterna del condizionatore. Sebbene la norma venga di solito applicata con riferimento alla distanza di due fabbricati, essa regola anche i casi di installazione di climatizzatori, ogni volta che questi ultimi siano idonei ad ostacolare la veduta del vicino.

 

La rumorosità del condizionatore ed altri aspetti

Anche riguardo alla rumorosità dell’apparecchio è necessario usare molto buon senso, poiché le aule dei tribunali sono piene di lamentele e controversie in tal senso. Lo scolo dell’acqua dalle tubazioni è un altro aspetto che spesso comporta delle lamentele.

Inoltre, a completare il quadro, interviene la circostanza per la quale non è solo il codice civile a regolare i suddetti aspetti, ma bisogna far riferimento anche alle specifiche disposizioni del regolamento di condominio, che, avendo natura contrattuale, possono limitare il godimento delle proprietà esclusive da parte di ciascun condomino.

Inoltre, anche i singoli Comuni possono regolare, in maniera differente l’uno dall’altro, le attività di installazione degli apparecchi, quando possano ledere il decoro architettonico degli edifici.

 

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È evidente, quindi, come sia indispensabile rivolgersi ad un installatore esperto e qualificato, per ottenere un parere riguardo alla migliore soluzione per l’installazione di un condizionatore, e prevenire ogni tipo di conflitto o di controversia con i propri vicini di casa.

Inoltre è importante tenere a mente che un dispositivo di qualità ha solitamente materiali costruttivi migliori, che rendono meno rumorosa l’unità esterna nel lungo periodo. Inoltre, in un prodotto di fascia alta, i rivestimenti tendono a deteriorarsi meno, garantendo comunque un aspetto decoroso all’edificio.

Il prezzo di un climatizzatore di fascia alta non deve preoccupare troppo. Grazie agli incentivi fiscali, infatti, è possibile installare un nuovo condizionatore in classe energetica almeno A beneficiando di uno sconto che può raggiungere il 65% (anche se, onestamente, l’aliquota del 50% è quella più facilmente ottenibile per l’installazione di un climatizzatore, come abbiamo visto nel nostro approfondimento sugli incentivi per l’installazione di un climatizzatore). La maggior parte degli installatori esperti e qualificati, inoltre, offre lo sconto diretto in fattura, dando la possibilità di beneficiare subito della detrazione fiscale.

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