Conto Termico e Pompa di Calore: Cos’è e Come Migliorare l’Efficienza Energetica

Conto Termico e Pompa di Calore: Cos’è e Come Migliorare l’Efficienza Energetica

Cos’è e come funziona il conto termico per la pompa di calore

Il bonus Conto Termico è un pacchetto di agevolazioni e incentivi per migliorare l’efficienza energetica istituito dal Gestore Servizi Energetici (GSE).

AGGIORNAMENTO: nel 2020 è stato introdotto anche il Superbonus 110% come misura incentivante per chi desidera installare la Pompa di Calore ed effettuare altri interventi di efficientamento energetico dell’immobile. Le procedure sono più laboriose e complesse del Conto Termico, ma se oltre all’impianto di riscaldamento si vogliono effettuare lavori di riqulificazione come isolamento termico, sostituzione infissi e installazione di fotovoltaico o altri impianti per l’efficienza energetica, allora è il caso di valutare il nuovo Ecobonus 110%. Usa il nostro Configuratore per scoprire se hai diritto al Superbonus o se ti conviene proseguire con il Conto Termico al 65%.

Usufruendo di questo bonus, è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, abbattendo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta.

Questo provvedimento, introdotto con il Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012, ha subito e subisce diversi aggiustamenti, pur mantenendo la sua mission legata all’efficienza energetica e all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Chiaramente, per accedere a questo bonus ci sono specifiche modalità e requisiti da rispettare, validi sia per le aziende che per i singoli soggetti.

In questa guida ti spiegheremo che cos’è il conto termico e come funziona, con particolare riferimento agli incentivi per le pompe di calore.

Conto termico: una definizione

La prima cosa da chiarire riguarda le caratteristiche del conto termico, un bonus istituito dal GSE che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

Possono beneficiare di questo bonus sia le Pubbliche Amministrazioni, sia le imprese e i privati, accedendo ad una serie di fondi stanziati dal GSE.

Rispetto a quello introdotto dal D.M. 28/12/2012, il conto termico ha subito delle modifiche nel corso degli anni, che riguardano sia le modalità di accesso e i soggetti ammessi, sia l’integrazione di nuovi interventi di efficienza energetica.

Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.

Le percentuali di incentivo previste dal bonus

Gli incentivi previsti per il Conto Termico variano dal 40% al 65% della spesa sostenuta. In particolare:

  • Fino al 65% in caso di demolizione e ricostruzione di edifici a energia quasi zero (nZEB);
  • Fino al 40% in caso di interventi di isolamento delle pareti e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate con altre più efficienti, per l’installazione di schermature solari, per la sostituzione dei corpi illuminanti, per l’installazione di tecnologie di building automation e per la sostituzione di caldaie tradizionali con caldaie a condensazione;
  • Fino al 50% in caso di interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico);
  • Fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con impianti a pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.

Oltre agli incentivi che abbiamo menzionato, il bonus Conto Termico può essere cumulato con altri incentivi di natura non statale e nell’ambito degli interventi precedentemente indicati. I finanziamenti previsti dal bonus vanno anche a copertura del 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati e le cooperative di abitanti e quelle sociali.

Requisiti di accesso per i privati

Per accedere al bonus conto termico per le pompe di calore, i privati possono fare richiesta diretta al GSE per ottenere il contributo. Per fare richiesta, è necessario compilare una scheda-domanda entro 60 giorni dalla fine del lavoro, specificando la tipologia di intervento intrapresa e allegando tutta la documentazione richiesta e pertinente.

Ad ogni modo, a seconda della tipologia di intervento, sono segnalati sul sito ufficiale del GSE tutte le operazioni da fare per portare a termine l’iter di richiesta.

Pompa di calore: le regole per il bonus Conto Termico

Abbiamo detto che il bonus Conto Termico copre una serie di interventi a miglioramento dell’efficienza energetica. A seconda dei soggetti, siano essi PA o privati, sono previsti degli incentivi per particolari tipologie di lavori.

In questo caso ci soffermiamo sulle agevolazioni previste per i privati e, nello specifico, per l’installazione delle pompe di calore.

Ti spiegheremo passo dopo passo come richiedere il bonus Conto Termico per le pompe di calore in modo semplice e veloce.

Come si richiede l’incentivo per le pompe di calore?

Secondo le disposizioni per il Conto Termico 2019, la richiesta di incentivo per le pompe di calore può essere presentata:

  • Dal soggetto che ha sostenuto le spese dell’intervento e che dispone dell’edificio/unità immobiliare su cui l’intervento e/o la misura di efficienza energetica è stata realizzata (“soggetto responsabile”);
  • Da una ESCO che abbia stipulato con il soggetto responsabile un contratto di servizio energia o di prestazione energetica

Il bonus Conto Termico per le pompe di calore può essere richiesto solamente in caso di sostituzione di impianto preesistente e non in caso di nuova installazione.

L’iter da seguire per il bonus

Per poter accedere al Conto Termico per la pompa di calore dovrai seguire un iter ben definito e stabilito dal GSE, che prevede una serie di adempimenti. Li riassumiamo in questi punti:

  1. Registrati al portale Clienti GSE
  2. Accedi al Portaltermico
  3. Segui le istruzioni per compilare la richiesta di incentivo e inoltrarla.

Per i primi due step, le procedure sono estremamente semplici e guidate; il terzo step prevede una serie di documenti e di accorgimenti da seguire. Vediamo ogni passaggio nel dettaglio.

Registrazione al portale GSE

Il primo passo per richiedere il bonus Conto Termico per la pompa di calore è la registrazione al portale GSE.

Per registrarti, ti basterà andare sul sito ufficiale e registrarti all’Area Clienti, seguendo le istruzioni che vedrai apparire sullo schermo.

Accesso al Portaltermico

Per accedere al Portaltermico, ti basterà accedere alla tua Area Clienti GSE inserendo userid e password. Una volta all’interno, clicca su“RICHIEDI NUOVI SERVIZI > ACCEDI” e sottoscrivi l’applicazione web PORTALTERMICO (FER-TER).

Dopo aver svolto questa procedura, sarai formalmente abilitato a richiedere gli incentivi sul PORTALTERMICO (FER-TER), disponibile nell’area “SERVIZI GSE”.

Istruzioni per compilare e inoltrare la richiesta di bonus

Per compilare e inoltrare la tua richiesta di bonus Conto Termico, dovrai fornire una serie di informazioni che riguardano:

  • Il soggetto richiedente: in questa fase ti verrà chiesto di identificare i soggetti coinvolti nella richiesta di incentivo;
  • L’immobile: qui ti verrà chiesto di identificare l’immobile su cui è stato realizzato l’intervento, avendo cura di inserire informazioni come i dati di ubicazione dell’immobile (Regione, Provincia, Comune, Indirizzo e CAP). A questo punto la zona climatica, i gradi giorno e altitudine verranno estrapolati dal Portaltermico (“FER-TER”) automaticamente. Sono richiesti anche dati catastali e dati sull’immobile;
  • Identificazione dell’intervento per il quale si fa richiesta di bonus;
  • Documentazione generale (da consegnare a prescindere dall’intervento di specie) e documentazione strettamente correlata alla natura dell’intervento, in questo caso le pompe di calore. Per quest’ultimo caso, ti verranno richiesti l’asseverazione del tecnico abilitato (è necessario che sia firmata da un tecnico abilitato per installazione di generatori > 35 kW), la certificazione del produttore degli elementi impiegati che attestino rispetto dei requisiti del DM 16.02.2016 (non necessaria se il generatore è inserito nel Catalogo degli apparecchi prequalificati), la relazione tecnica illustrativa con schemi funzionali d’impianto (se ≥ a 35 kW) e una documentazione fotografica specificata nelle Regole Applicative;
  • Segnalazione di dati amministrativi e fiscali;
  • Creazione della lettera da inviare, da scaricare e firmare per essere inoltrata.

 

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