Nuovi Incentivi Fotovoltaico 2019

Nuovi Incentivi Fotovoltaico 2019

E’ arrivato quasi agli sgoccioli, ma l’Ecobonus 2019 è stato approvato.

Il testo della Legge di Bilancio 2019, infatti, ha introdotto anche per il prossimo anno le detrazioni fiscali, dedicate a chi intende sostenere investimenti per l’innovazione tecnologica e le infrastrutture a tema verde. Una manovra da circa 15 miliardi di Euro che mira a rilanciare gli investimenti pubblici e privati e ad offrire al Paese un miglioramento in termini di efficienza energetica e di attenzione al territorio e al Pianeta in generale.

Un bonus che comprende gli incentivi fiscali che già conosciamo. Dalla detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie a quella del 50 – 65% sugli interventi di efficientamento energetico, fino ad arrivare al bonus mobili e al bonus verde con le detrazioni per i lavori incentrati sul verde privato.

Nella stessa ottica il DM FER 2018 ha voluto introdurre un nuovo bonus per il fotovoltaico, conosciuto anche con il nome di Decreto Rinnovabili. Ovvero tutta una serie di incentivi che vanno ad esaltare l’energia che viene prodotta dagli impianti fotovoltaici e tutte quelle opere di smaltimento delle strutture, ormai obsolete e dannose per la salute, realizzate in amianto ed eternit. Strutture che, nonostante le battaglie condotte negli ultimi anni e le campagne di sensibilizzazione, sono ancora presenti nel territorio italiano in modo copioso. Il nuovo decreto vuole essere indirizzato anche all’autoconsumo di energia e non solo, come nella normativa precedente, all’energia immessa nella rete. Un decreto che intende portare ai massimi livelli l’energia rinnovabile, in vista di un progetto più ampio che racchiude anche le tematiche legate al cambiamento climatico e alla sua tutela.

 

A chi sono indirizzati gli incentivi sul Fotovoltaico 2019

Come anticipato, il bonus fotovoltaico 2019 contiene tutta una serie di incentivi destinati a coloro che vogliono investire nella realizzazione di un impianto fotovoltaico e, allo stesso tempo, a coloro che intendono dismettere i vecchi impianti in eternit o amianto. Le detrazioni di cui vi stiamo parlando, in questo caso valgono per tutti gli impianti con potenza superiore ai 20 Kw, purché però non sorgano in terreni classificati come agricoli. Dunque questo nuovo incentivo non riguarda le realizzazioni private e residenziali, che invece comunque seguono la classica detrazione IRPEF e che godono già del vantaggio dello scambio sul posto come rientro dell’investimento in impianti fotovoltaici o eolici. Questo Bonus Fotovoltaico 2019 si concentra in modo esclusivo sugli impianti di grandi dimensioni e quindi appartenenti ad aziende o pubbliche amministrazioni.
Per ottenere l’incentivo sul fotovoltaico bisogna che ci siano alcune condizioni di base. Ovvero:

  • L’impianto deve essere di nuova costruzione;
  • Non vanno infrante le regole che vietano gli incentivi statali in alcuni terreni, come quello agricolo precedentemente citato;
  • Bisogna essere in possesso del titolo di abilitazione alla costruzione e all’esercizio di impianto fotovoltaico.

Oltre a dover soddisfare le condizioni essenziali soggettive, per accedere alle detrazioni sarà necessarie prendere parte ai bandi per l’iscrizione alle aste. Tali bandi sono divisi in tre macro aree:

  • Impianti eolici e fotovoltaici;
  • Impianti che sfruttano l’energia idroelettrica e o geotermica;

Impianti che utilizzano gas prodotti dai processi di depurazione, gas di discarica o gas di impianti ad energia rinnovabili, che sono stati oggetti di rifacimento.

 

Quali sono gli incentivi

Senza ombra di dubbio sono tanti i vantaggi per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e il bonus ne prevede alcuni sicuramente appetibili ed interessanti. In primo luogo, non bisognerà pagare nessuna cifra per l’energia che si autoconsuma e, in secondo luogo, tutta l’energia immessa nella rete accederà ad una tariffazione omnicomprensiva di tutto per un periodo di 20 anni.
Le tariffe sono state stabilite secondo questo tetto:

  • 0,11 €/kWh fino a 100 kW
  • 0,9 cent/kWh fino a 1 MW
  • 0,7 cent/kWh oltre 1 MW

Inoltre se l’investimento prevede anche l’eliminazione delle strutture in amianto o in eternit, si ha diritto ad un premio aggiuntivo, pari a 12€ per MWh. In questo caso si richiede però la rimozione totale delle vecchie coperture e un’area totale del nuovo fotovoltaico di pari dimensioni della copertura già esistente.

 

Tempistiche e modalità di accesso agli incentivi per il fotovoltaico 2019

Il nuovo Decreto Ministeriale FE 2018 – 2019 ha messo in programmazione sette diversi bandi a cui poter partecipare. Il primo è previsto per il 31 gennaio 2019. Gli altri sono in calendario per maggio e settembre 2019, gennaio, maggio e agosto 2020 e, in ultimo, gennaio 2021.
Il sistema è quello delle aste pubbliche. Per gli impianti con una produzione superiore a 1 MWp il meccanismo quindi sarà quello del ribasso offerto, quindi si avranno più possibilità offrendo ulteriori sconti allo Stato per l’energia prodotta. Per gli impianti, invece, inferiori, ci sono anche altri criteri di valutazione. Che sono i seguenti:

  • Priorità verrà data a tutte le sostituzioni dei materiali dannosi sugli edifici di pubblica utilità, come, ad esempio, ospedali, scuole e immobili aperti al pubblico;
  • Se si tratta di impianti su siti contaminati, bisognerà soddisfare tutti i requisiti richiesti dal GSE. In caso contrario si rischia l’esclusione dagli incentivi;
  • Altro criterio di valutazione positiva è quello della costruzione di aggregati di impianti, quindi più impianti che partecipano insieme al bando.

 

Incentivi per accumuli e batterie per fotovoltaico

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali sugli accumuli e sulle batterie per fotovoltaico, questi rientrano nel Bonus Ristrutturazioni. In questo caso però si tratta, appunto, di detrazioni IRPEF del 50% sugli importi per l’acquisto e l’installazione. Tale agevolazione è presente sia per un impianto di nuova installazione o per la modifica su un impianto esistente. Ricordiamo che i sistemi di accumulo hanno una funzione di immagazzinamento dell’energia prodotta, in tutte quelle situazioni energetiche in cui non si riesce a produrre in modo autonomo, come ad esempio le ore notturne. Rappresentano quindi un ottimo elemento di risparmio economico e ambientale.

 

Il fotovoltaico conviene?

E’ vero. Spesso si è reticenti quando si sente parlare di impianti fotovoltaici, perché spaventati dal costo dell’investimento iniziale. In realtà, a livello geografico, partiamo con un vantaggio. L’Italia, infatti, gode di energia solare in abbondanza. Ovviamente con alcune differenze tra il nord e il sud del Paese. Chiedendo un preventivo ad una ditta seria e specializzata e facendo realizzare i lavori in modo ottimale ed efficiente, si può rientrare dai costi dell’investimento in un periodo che varia dai 5 anni nelle Regioni del Sud d’Italia agli 8 in quelle del Nord. La differenza sta nel fatto che al sud ci sono zone più soleggiate e si produce una quantità maggiore di energia elettrica. Inoltre, la durata media di un impianto fotovoltaico è di circa 25 anni. Com’è logico capire, bisognerà prevedere in fase di preventivo anche una manutenzione programmata continua, in modo che l’impianto lavori al meglio delle sue capacità e abbia una vita più lunga.

 

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