Arriva la Prima Comunità Energetica Italiana a Magliano Alpi

Arriva la Prima Comunità Energetica Italiana a Magliano Alpi

Nelle settimane in cui sono ancora attive le proteste dei Fridays For Future contro i cambiamenti climatici, giunge la notizia che presso Magliano Alpi, piccolo comune in provincia di Cuneo, è nata la prima comunità energetica italiana. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e quali sono i vantaggi delle comunità energetiche per la collettività.

 

Che cos’è una comunità energetica

Community Abbassa le bolletteOggi la maggior parte dei paesi (Europei e non solo) ambiscono ad una produzione che sia il più sostenibile possibile e meno impattante per l’ecosistema. Il metodo utilizzato fino a pochi anni fa, ossia produrre “a qualsiasi costo”, ha comportato effetti negativi nell’ambiente, con conseguenze gravi anche per l’essere umano. Grazie a questa consapevolezza e alla nascita di nuove tecnologie, le persone oggi guardano con occhi più interessati il settore energetico, intraprendendo iniziative e azioni il cui fine è proprio di costituire una società equa e sostenibile.

È stato individuato nel 2050 l’anno entro il quale dovranno essere azzerate le emissioni di carbonio nel campo energetico; pur essendo una data ancora lontana, oggi è in costante aumento il numero di prosumer che genera elettricità rinnovabile. Ma chi sono i prosumer? Attraverso questo termine vengono identificate tutte quelle persone che non solo rivestono il ruolo di consumatori di energia ma anche di produttori; questo significa che i prosumer sono persone che possiedono impianti che producono energia elettrica, la quale in parte viene consumata da loro stessi e in parte viene immessa nel mercato energetico. In questo modo, l’energia immessa nel mercato viene scambiata tra i diversi utenti oppure accantonata e utilizzata dagli utenti quando vi è la necessità.

Per far sì che ciò avvenga è necessario che tutti diventino prosumer. Da qui avranno vita le cosiddette comunità energetiche: un insieme di utenti che volontariamente collaborano per far sì che venga prodotta, consumata e gestita l’energia mediante uno o diversi impianti di energia del posto.

 

Magliano Alpi, primo esempio di comunità energetica italiana

Il Comune di Magliano Alpi, con Delibera di Giunta Comunale n. 38/2020, ha deciso di aderire al “Manifesto delle Comunità Energetiche per una centralità attiva del Cittadino nel nuovo mercato dell’energia” proposto dall’ Energy Center del Politecnico di Torino.

Attraverso questa adesione è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 20 kWp sul tetto della sede comunale della città; in questo modo, il Comune non solo consuma energia pulita ma la produce mettendola a disposizione di altri.

Il Comune di Magliano Alpi si è impegnato ad incrementare la produzione di energia rinnovabile mettendo a disposizione altri 20 kWp attraverso l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico, il quale sarà realizzato sul tetto di una palestra di proprietà del comune. Questo intervento sarà possibile grazie ai fondi messi a disposizione dal Decreto Legge 34/19, noto come Decreto Crescita.

 

Direttiva 2018/2001/UE

La volontà di convertirsi all’utilizzo di energia ricavabile da fonti rinnovabili nasce anche dalla richiesta del Parlamento Europeo di promuoverne l’uso. Per questo, l’Unione Europea ha dato vita ad un ente giuridico: la Comunità Energetica Rinnovabile (REC).

Lo scopo della REC è duplice: da un lato, far partecipare in maniera attiva e volontaria tutti coloro che appartengono alla comunità energetica in qualità di soci, dall’altro lato far incontrare persone o aziende il cui fine comune non è di generare profitto ma di migliorare il proprio territorio sotto il punto di vista sociale ed ambientale.

In attesa che la Direttiva dell’Unione Europea venga totalmente recepita, l’Italia con il decreto “Milleproroghe”, pubblicato in GU (D.L 162/2019), offre l’opportunità ad ogni cittadino di avvalersi del diritto di produrre, conservare, utilizzare o vendere l’energia che produce, in modo tale da realizzare tutti quegli obiettivi volti al miglioramento delle condizioni ambientali e alla diminuzione della spesa energetica.

Il Decreto “Milleproroghe” stabilisce alcune regole che devono essere rispettate da tutti quei cittadini che intendono diventare prosumer.

Esse sono:

  • Gli impianti fotovoltaici che vengono realizzati non dovranno essere superiori a 200 kW e dovranno altresì essere in funzione dopo il 1 marzo 2020;
  • Ogni persona che aderirà dovrà condividere quanto produrrà appoggiandosi alla rete di distribuzione già presente;
  • Ogni socio dovrà condividere la quantità di energia stabilita dalla legge;
  • L’energia condivisa deve essere utilizzata dagli utenti per l’autoconsumo istantaneo;
  • Il punto di prelievo dell’energia messo a disposizione dei consumatori deve essere ubicato su precise reti elettriche;

Inoltre, per promuovere questo nuovo modo di produrre energia verranno introdotte delle tariffe incentivanti da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), in modo tale da disincentivare lo scambio sul posto, premiando l’autoconsumo istantaneo.

 

Quali sono i vantaggi delle comunità energetiche?

La nascita delle comunità energetiche porta molti vantaggi. Esse, infatti, grazie alla loro azione hanno l’opportunità di incrementare le azioni che sono volte all’efficientamento energetico, contrastando la povertà energetica. In questo modo ci guadagneranno anche le aziende, perché verranno abbattuti i costi della materia energetica.

Vediamo più nello specifico perché conviene realizzare comunità energetiche:

 

1. Risparmio sia per l’ambiente che per le tasche

Se un soggetto (privato cittadino, azienda, ente pubblico) opta per l’autoconsumo istantaneo potrà godere di una serie di benefici: in primo luogo, il costo della bolletta della luce si abbatterà notevolmente; ciò è possibile perché appunto le comunità energetiche mettono “in comune” l’utenza elettrica con lo scopo di massimizzare il consumo di energia che viene prodotta al suo interno: in questo modo il costo di energia, trasporto e oneri di sistema peseranno molto meno; inoltre, si ridurranno le emissioni di CO2 nell’ambiente e al tempo stesso sarà possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato per tutti coloro che realizzano un impianto fotovoltaico.

 

2. Contrapposizione alla povertà energetica

Si tratta di un concetto ampio il cui significato cambia in base al tipo di paese di cui si parla. Nel caso dei paesi europei con questa espressione si fa riferimento all’eccessiva spesa che le persone sono costrette a sostenere, spesa che non consente loro di poter acquisire servizi energetici essenziali. Invece, per alcuni paesi la povertà energetica consiste nell’impossibilità di poter utilizzare la corrente elettrica; si tratta di un aspetto che per molti può risultare surreale ma che oggi è sotto la lente dell’Europa, la quale ha sottolineato che, da un’indagine condotta nel 2018 dall’Osservatorio della Commissione Europea, ben 80 milioni di soggetti non hanno avuto la possibilità di accedere a quei beni energetici essenziali; tra questi, 4 milioni vivono nel nostro paese.

La realizzazione di comunità energetiche servirà proprio per consentire anche alle persone economicamente più fragili di poter accedere a servizi e beni ad un prezzo accessibile.

 

3. Risparmio energetico

Con risparmio energetico si fa riferimento alla possibilità di ridurre il consumo di energia che viene utilizzata nel compimento di determinate attività. È possibile risparmiare energia in diversi modi, sia realizzando degli impianti ad hoc sia riducendo i consumi stessi.

Negli anni si è sviluppata una scienza denominata domotica, la quale studia ed individua mezzi attraverso i quali è possibile migliorare le funzionalità delle nostre abitazioni. Grazie alle tecnologie di cui disponiamo oggi è possibile ridurre i consumi di corrente elettrica; ciò è possibile, ad esempio, sostituendo vecchi impianti di riscaldamento con quelli di ultima generazione (come ad esempio pompe di calore).

 

Conclusione

Come oramai è intuibile a chiunque, ogni azione commessa dall’uomo può provocare conseguenze irreversibili, sia su se stesso che sull’ambiente che lo circonda. La lenta ed inarrestabile nascita delle comunità energetiche servirà proprio per dar vita ad una società nuova, più sostenibile ed equa. Grazie ad esse, dunque, sarà possibile produrre e consumare energia a chilometro zero.

Inoltre, si tratta di un’occasione che consente di ridurre i prezzi degli impianti fotovoltaici e di aumentare la redditività di chi ne possiede uno connesso in rete.

 

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