Bonus Fotovoltaico e Accumulo 2025: guida completa agli incentivi statali

Vuoi installare un impianto fotovoltaico beneficiando di detrazioni e incentivi? Leggi questa guida
Se stai cercando informazioni aggiornate e affidabili sul bonus fotovoltaico 2025, qui trovi una sintesi chiara di tutte le agevolazioni nazionali e un focus su bandi regionali davvero attivi per chi desidera installare un impianto fotovoltaico anche con batteria di accumulo.
L’obiettivo di questa guida è darti gli strumenti per decidere adesso, perché nel 2025 ci sono finestre molto favorevoli e contributi a fondo perduto con procedure a sportello, che si esauriscono in fretta.
Perché è importante muoversi adesso?
- Certezza su percentuali e importi delle detrazioni in corsro: per il 2026 ci sono ancora tante incognite che saranno chiarite dalla legge di bilancio solo a fine anno.
- Prezzi dei pannelli ancora convenienti: come abbiamo visto in questo approfondimento, i prezzi dei pannelli solari saliranno dal 2026.
Agire adesso significa bloccare il prezzo e garantirsi l’incentivo più alto.
Questa guida completa illustrerà nel dettaglio tutti gli strumenti disponibili nel 2025 per rendere l’investimento nel fotovoltaico immediatamente sostenibile. Non aspettare l’incertezza del domani: scopri perché il momento per installare il tuo impianto fotovoltaico per la produzione di energia dal sole è adesso.
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Cos’è il “Bonus Fotovoltaico 2025” (in parole semplici)
Contrariamente a quanto si possa pensare, il “Bonus Fotovoltaico 2025“ non si configura come una singola agevolazione, ma come un insieme di misure e strumenti finanziari volti a supportare l’installazione di impianti solari e sistemi di accumulo, destinate a diverse categorie di contribuenti (privati, condomini e persino aziende).
Per l’anno 2025, i principali incentivi per il settore residenziale e le nuove forme di autoconsumo sono:
- Detrazione Fiscale 50% (Bonus Casa/Bonus Ristrutturazioni): La misura più consolidata, applicata come detrazione fiscale IRPEF in 10 anni.
- Superbonus 65% (Trainato): La detrazione potenziata (sebbene ridotta) per i condomini che effettuano interventi di riqualificazione energetica “trainanti”.
- Conto Termico 3.0 (Contributo a Fondo Perduto): Un meccanismo che eroga un rimborso diretto dal GSE, in particolare per il fotovoltaico abbinato a interventi di efficienza termica (es. pompe di calore).
- Reddito Energetico Nazionale (REN): Un contributo a fondo perduto per le famiglie con ISEE basso, che mira all’installazione “a costo zero”.
- Incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): Contributi a fondo perduto (fino al 40%) e tariffe incentivanti per l’energia condivisa.
- IVA Agevolata al 10%: Applicabile sui costi di fornitura e posa in opera.
Andiamo ora ad analizzare in dettaglio come funziona ciascuna di queste misure e, soprattutto, cerchiamo di capire perché è cruciale agire entro la fine del 2025.
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Le Detrazioni Fiscali (IRPEF)
Gli incentivi basati sulle detrazioni fiscali rappresentano la via più consolidata per risparmiare sull’installazione del fotovoltaico. Queste misure permettono di recuperare una percentuale della spesa totale direttamente dalle tasse (IRPEF) nell’arco di dieci anni.
Nell’ambito delle detrazioni fiscali per l’installazione dei pannelli solari e degli storage di accumulo, troviamo:
Bonus Ristrutturazioni al 50%: Il Bonus “Ordinario”
Il Bonus Ristrutturazioni, meglio noto come Bonus Casa, si conferma lo strumento principale e più diffuso per la maggior parte delle installazioni fotovoltaiche residenziali, con o senza batteria o wallbox.
- Aliquota e Limite di Spesa: Permette di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’installazione dell’impianto fotovoltaico e, elemento cruciale per l’indipendenza energetica, anche per i sistemi di accumulo (batterie). Il limite massimo di spesa detraibile è fissato a € 96.000 per unità immobiliare.
- Modalità di Recupero: L’importo totale detratto viene ripartito in 10 quote annuali di pari importo, recuperando così l’investimento gradualmente dalla propria dichiarazione dei redditi (IRPEF). Non è più possibile scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito per i nuovi contratti, salvo che non si rientri nelle rarissime categorie dei soggetti protetti (ETS, IACP, ecc.)
- Perché Agire Ora: Questa aliquota del 50% è garantita fino al 31 dicembre 2025. Le proiezioni normative indicano che dal 2026, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, l’aliquota ordinaria per questo tipo di interventi scenderà stabilmente al 36%, come già avvenuto sulle seconde case, rendendo l’investimento meno redditizio nel lungo periodo.
Requisiti e adempimenti
- Titolo abilitativo: CILA/SCIA o altro titolo edilizio quando richiesto dalla tipologia di opere; in assenza, sufficiente attività libera, da attestare in relazione all’intervento.
- Pagamenti: bonifico “parlante” con causale normativa, CF del beneficiario e P.IVA/CF del fornitore; conservare ricevute con ritenuta d’acconto bancaria.
- Conformità tecnica: progetto/dimensionamento, dichiarazione di conformità ex DM 37/2008, schede tecniche e certificazioni dei componenti, verbali di collaudo e messa in servizio.
- Documentazione fiscale: fatture, quietanze, eventuale comunicazione ENEA ove richiesta per gli interventi che comportano risparmio energetico; conservazione decennale ai fini di controllo.
- Connessione e incentivazione: pratiche con il gestore di rete (Terna/DSO) e, se rilevante, convenzioni GSE (ritiro dedicato/autoconsumo collettivo/CER).
Cumulabilità
La detrazione non è cumulabile con altri incentivi sulle stesse spese (divieto di doppio finanziamento). È invece generalmente compatibile con remunerazioni sull’energia (es. tariffa incentivante CER). Non è cumulabile con Reddito Energetico Nazionale per il medesimo impianto.
Cause tipiche di decadenza (a cui fare attenzione!)
Pagamenti non tracciati o intestati a soggetto diverso dal beneficiario, mancanza del titolo edilizio ove necessario, difetto di conformità impiantistica, scostamenti dal capitolato dichiarato, assenza/ritardo nelle comunicazioni obbligatorie.
Superbonus 65% (Per Condomini e Plurifamiliari)
Per chi sta pianificando una riqualificazione energetica profonda del condominio (e non ha voluto o potuto approfittare del Superbonus 110%), il Superbonus “ridotto” può ancora offrire una detrazione molto vantaggiosa.
- Aliquota 65%: Per le spese sostenute nel 2025, il Superbonus è riconosciuto nella misura del 65%.
- La Condizione “Trainata”: l’installazione dell’impianto fotovoltaico e del sistema di accumulo è considerata un intervento “trainato”. Ciò significa che è agevolabile solo se realizzato congiuntamente a un intervento principale (trainante), come il cappotto termico o la sostituzione dell’impianto di riscaldamento centralizzato, che porti a un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio (da certificare).
- Attenzione alle Scadenze Pregresse: Questo beneficio è ormai riservato principalmente ai condomini che hanno rispettato rigide scadenze documentali (CILA-S e delibera assembleare) entro i termini previsti nel 2024. Se il vostro condominio ha già avviato l’iter per i lavori trainanti, il fotovoltaico con accumulo rientra in questo schema super-agevolato, con un limite massimo di spesa dedicato di € 48.000.
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Contributi a Fondo Perduto per il Fotovoltaico
Se le detrazioni fiscali richiedono pazienza e capienza IRPEF, le seguenti misure offrono un ritorno economico quasi immediato o sono dedicate a categorie specifiche con necessità prioritarie.
Conto Termico 3.0: anche per il Fotovoltaico (“trainato”)
Il Conto Termico è un meccanismo gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che eroga un contributo economico diretto sul conto corrente, evitando l’attesa decennale delle detrazioni IRPEF.
- Il Ruolo del Fotovoltaico: Sebbene il Conto Termico 3.0 sia mirato principalmente all’efficienza termica (come la sostituzione di caldaie tradizionali con pompe di calore o impianti ibridi), le nuove disposizioni lo rendono molto interessante per l’energia solare. Il fotovoltaico con accumulo è incentivato (fino ad un massimo del 35% della spesa) quando è installato congiuntamente a un intervento termico (es. l’acquisto di una nuova pompa di calore).
- Vantaggio Chiave: la Velocità. Il rimborso è erogato in un’unica soluzione per importi non superiori a € 15.000. Per somme superiori, è ripartito in poche rate annuali (massimo 2 anni). Questo rappresenta un enorme vantaggio di liquidità rispetto ai 10 anni della detrazione fiscale.
Reddito Energetico Nazionale (REN): Fotovoltaico a Costo Zero
Il Reddito Energetico è una misura a carattere sociale che consente alle famiglie in condizioni economiche svantaggiate di installare un impianto fotovoltaico domestico senza alcun costo iniziale. Nello specifico, il decreto legge 181/2023, cosiddetto Decreto Energia, convertito con modifiche nella Legge 11/2024, prevede l’erogazione di un Contributo in conto capitale per chi presenta domanda di accesso a tale incentivo.
- Contributo a Fondo Perduto: Il finanziamento è concesso come contributo a fondo perduto e copre le spese di installazione, accumulo e monitoraggio.
- Requisiti e Target: È destinato alle famiglie con ISEE inferiore a € 15.000 (o fino a € 30.000 se con almeno quattro figli a carico). L’obiettivo è fornire un impianto da 2 a 6 kW con l’energia prodotta destinata all’autoconsumo. L’eventuale energia in eccesso venduta alla rete rientra nel fondo, garantendo la sostenibilità del programma.
- Urgenza per l’Accesso: Le risorse stanziate sono limitate e vengono distribuite in base alla disponibilità del fondo (spesso con priorità per le Regioni del Mezzogiorno). Le domande sono aperte fino a esaurimento fondi, il che rende l’azione tempestiva essenziale. I fondi potrebbero già essere in esaurimento.
Entità del contributo
Il REN prevede un massimale articolato in:
- Quota fissa (importo una tantum)
- Quota variabile per kW installato (valori unitari definiti dagli atti regolatori, applicati alla potenza ammessa). Il contributo non può eccedere i limiti previsti e può essere soggetto a rimodulazioni in funzione dei prezzi-mercato e delle dotazioni residue.
Procedura di accesso
- Verifica requisiti (ISEE, titolarità, conformità urbanistica).
- Domanda sul portale GSE (REN) con allegati tecnici/fiscali richiesti.
- Istruttoria e graduazione: priorità secondo criteri stabiliti (es. ordine cronologico e/o fasce sociali/territoriali).
- Esecuzione lavori con soggetti abilitati; collaudo, connessione e attivazione.
- Erogazione del contributo/riconoscimento secondo modalità indicate (eventuali stati avanzamento).
Cumulabilità e vincoli
- Non cumulabile con detrazioni o altri contributi sulle medesime spese.
- Vincoli di disponibilità fondi e tempi procedurali: lo sportello può chiudere per esaurimento risorse; è determinante predisporre capitolato tecnico e documentazione prima dell’apertura/riapertura delle finestre.
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IVA Agevolata (10%) come Risparmio Immediato
Oltre ai meccanismi di recupero a lungo termine (detrazioni IRPEF) e ai fondi perduti, l’installazione di un impianto fotovoltaico beneficia di un risparmio strutturale immediato garantito dall’applicazione dell’IVA ridotta.
IVA al 10% per Beni e Servizi
Per l’installazione di impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo destinati all’uso residenziale (abitazioni, quindi prima casa), la legge prevede l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta.
- Ambito di Applicazione: L’aliquota del 10% si applica sia alle prestazioni di servizi relative all’installazione (la manodopera e l’ingegneria) sia alla cessione dei beni significativi (i pannelli fotovoltaici, gli inverter e le batterie). L’intera fornitura è considerata una fornitura con finalità di efficientamento, garantendo così l’IVA 10% sull’intero importo della fattura
Questo beneficio non è un incentivo a tempo, ma una disposizione fiscale permanente che garantisce un risparmio netto del 12% (differenza tra IVA ordinaria 22% e IVA agevolata 10%) sul costo totale fin dal primo giorno.
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Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano la novità più strategica e redditizia per il futuro energetico. Non si tratta di un incentivo per l’installazione in sé, ma di un meccanismo di valorizzazione e remunerazione dell’energia prodotta che massimizza il guadagno economico.
Cosa Sono e Come Funzionano
Una CER è un’associazione volontaria di soggetti – come cittadini, piccole e medie imprese, enti locali o attività commerciali – che si uniscono per produrre, consumare e gestire localmente l’energia rinnovabile. L’obiettivo è economico, sociale e ambientale.
Il funzionamento è basato sull’autoconsumo collettivo: se un membro della comunità produce energia (ad esempio con un impianto fotovoltaico sul tetto del condominio o dell’azienda) e, nello stesso momento, l’energia viene consumata da un altro membro della CER, questa energia viene definita “condivisa” e viene remunerata con un incentivo specifico.
Il Duplice Beneficio Economico: Fondo Perduto e Ricavo Ventennale
Per sostenere la creazione e lo sviluppo delle CER, l’Italia ha previsto un sistema di agevolazioni a doppio binario:
Contributo a Fondo Perduto (PNRR)
Questo è un contributo diretto, erogato una tantum, che riduce immediatamente il costo di realizzazione dell’impianto:
- Finalità: Coprire una parte della spesa iniziale per la creazione di nuovi impianti che entrano a far parte di una CER.
- Aliquota: Può arrivare a coprire fino al 40% dei costi ammissibili dell’impianto.
- Target: È destinato in via prioritaria ai progetti realizzati nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e in specifiche aree svantaggiate, per favorire la diffusione capillare dell’energia pulita.
Tariffa Incentivante (Ricavo Stabile per 20 Anni)
Questa è la componente che rende l’investimento in CER eccezionalmente redditizio, superando il concetto di semplice detrazione fiscale:
- Natura: È una remunerazione stabile (calcolata in €/MWh) che il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) paga alla CER per tutta l’energia che viene prodotta e consumata istantaneamente dai membri della comunità.
- Durata: Il ricavo è garantito per 20 anni.
- Vantaggio: Questo meccanismo trasforma l’energia condivisa in un flusso di cassa positivo e duraturo per la comunità, rendendo il payback dell’investimento rapidissimo.
In sintesi: I progetti CER in piccoli Comuni possono beneficiare simultaneamente del 40% a fondo perduto sul costo di installazione e del ricavo ventennale della Tariffa Incentivante. Questo rende l’adesione o la fondazione di una CER l’opzione più conveniente per chi cerca un ritorno economico massimo e a lungo termine.
Unendosi a una CER o fondandone una, l’utente trasforma il suo impianto da un semplice strumento di risparmio (meno bolletta) a una vera e propria fonte di ricavo aggiuntivo.
L’Urgenza della CER
Il regime incentivante attuale è estremamente generoso ma è vincolato alle direttive europee e ai fondi del PNRR. Agire subito per installare e connettersi a una CER garantisce l’accesso alla Tariffa Incentivante per 20 anni, bloccando il massimo livello di remunerazione disponibile, con il rischio che futuri aggiornamenti normativi possano ridurne l’entità.
Tabella Riassuntiva: Confronto Incentivi Fotovoltaico e Accumulo 2025
Misura Incentivante | Beneficio (Aliquota/Max) | Modalità di Erogazione | Scadenza Principale | Per Chi è Ideale |
---|---|---|---|---|
Detrazione Fiscale 50% | 50% delle spese (max € 96.000) | Recupero in 10 anni (quote IRPEF) | 31 Dicembre 2025 | Tutti i contribuenti con capienza fiscale per un investimento standard. |
Conto Termico 3.0 | Fino al 65% della spesa (fondo perduto) | Rimborso diretto (GSE) veloce (fino a 5 anni). | Strutturale (ma in evoluzione) | Chi abbina il fotovoltaico e l’accumulo alla sostituzione di impianti termici (es. Pompa di Calore). |
Superbonus 65% | 65% delle spese (trainato) | Recupero in 10 anni (quote IRPEF) | 31 Dicembre 2025 (con requisiti pregressi) | Condomini e plurifamiliari che hanno già in corso un intervento “trainante” (es. cappotto termico). |
Reddito Energetico | 100% del costo (contributo a fondo perduto) | Installazione gratuita (gestione da parte del Fondo). | Fino a esaurimento fondi 2025 | Famiglie con ISEE basso (sotto € 15.000 o € 30.000 con 4+ figli). |
CER (Fondo Perduto PNRR) | Fino al 40% dell’investimento | Contributo diretto a fondo perduto (una tantum). | Fino a esaurimento risorse PNRR | Progetti CER in Comuni sotto i 5.000 abitanti e aree svantaggiate. |
CER (Tariffa Incentivante) | Remunerazione stabile sull’energia condivisa | Ricavo garantito dal GSE per 20 anni (non è una detrazione). | Fino al raggiungimento di 5 GW di potenza | Chi vuole un ritorno economico massimo e stabile nel tempo, unendosi a una Comunità. |
IVA Agevolata | 10% su beni e servizi | Risparmio immediato in fattura | Strutturale (non ha scadenza) | Tutti gli interventi di efficientamento energetico su immobili residenziali. |
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Piano Transizione 5.0 (per Imprese e PIVA)
La misura premia gli investimenti che determinano una riduzione misurabile dei consumi energetici del sito produttivo (o del processo). Rientrano i beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali al progetto di efficientamento. Gli impianti fotovoltaici per autoconsumo (con eventuale accumulo) sono ammissibili se inseriti in un piano energetico coerente e misurabile.
Struttura dell’agevolazione
- Credito d’imposta con aliquote differenziate in funzione:
- del livello di risparmio energetico conseguito (sito o processo);
- degli scaglioni di investimento.
- Il beneficio si applica alle spese ammissibili sostenute nel periodo previsto dalla norma; l’utilizzo in compensazione richiede corretta certificazione dei risultati.
Requisiti tecnici e documentali
- Diagnosi energetica ex ante e definizione della baseline (UNI/CEI, IPMVP).
- Progetto di intervento con indicatori (kWh, tep, specifici energetici) e target di riduzione.
- Sistemi di misura e monitoraggio (M&V) per la verifica ex post dei risparmi.
- Asseverazioni e certificazioni a cura di EGE/ESCO/tecnici abilitati; tracciabilità delle spese e conservazione degli atti.
Ammissibilità e limiti
- Investimenti finalizzati all’autoconsumo; gli impianti destinati alla sola cessione alla rete non sono coerenti con la ratio della misura.
- Cumulabilità: possibile con bandi regionali/UE nei limiti del quadro aiuti (de minimis/GBER) e senza doppio finanziamento degli stessi costi; non cumulabile con altri crediti d’imposta o detrazioni sulle identiche spese.
- Criticità frequenti: baseline non robusta, misure non continue, ritardi certificativi, incoerenza tra progetto e consuntivo.
Richiedere un Preventivo, con Consapevolezza
Abbiamo visto che il 2025 offre un panorama di incentivi incredibilmente ricco e, soprattutto, a un livello di detrazione che le proiezioni normative non garantiranno nel prossimo futuro.
La scelta di installare un impianto fotovoltaico non è dettata solo dalla scadenza del 50% o dall’esaurimento dei fondi per il Reddito Energetico; è un investimento che produce valore su tre fronti:
- Massimo Risparmio in Bolletta: Riducendo drasticamente (e a volte azzerando) la dipendenza dal fornitore, potrete godere di un risparmio economico che inizierà dal primo giorno di accensione dell’impianto.
- Benefici Fiscali Ottimali: Sfruttare le aliquote del 50% (o il fondo perduto del Conto Termico/Reddito Energetico) oggi significa massimizzare il recupero dell’investimento iniziale prima che gli incentivi si riducano strutturalmente nel 2026.
- Impronta Energetica Leggera: Passare al solare è un gesto concreto verso la sostenibilità, riducendo le emissioni di CO2 e contribuendo attivamente alla transizione energetica del Paese.
Per sfruttare appieno questa congiuntura ideale, è fondamentale passare dalla teoria alla pianificazione.
A chi rivolgersi?
Ti invitiamo a richiedere subito più di preventivo gratuito e non vincolante. Parlando con installatori qualificati, potrai ricevere una valutazione personalizzata, calcolare con precisione il potenziale di risparmio e l’impatto ambientale positivo, e soprattutto bloccare il progetto alle condizioni di incentivo e prezzo più vantaggiose del 2025.
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Preventivo Fotovoltaico
Sommario:
- 1 Vuoi installare un impianto fotovoltaico beneficiando di detrazioni e incentivi? Leggi questa guida
- 2 Cos’è il “Bonus Fotovoltaico 2025” (in parole semplici)
- 3 Le Detrazioni Fiscali (IRPEF)
- 4 Contributi a Fondo Perduto per il Fotovoltaico
- 5 IVA Agevolata (10%) come Risparmio Immediato
- 6 Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
- 7 Tabella Riassuntiva: Confronto Incentivi Fotovoltaico e Accumulo 2025
- 8 Piano Transizione 5.0 (per Imprese e PIVA)
- 9 Richiedere un Preventivo, con Consapevolezza

Laureata in Discipline Economiche e Sociali in Bocconi, è tra i fondatori di Abbassalebollette. Esperta in problematiche finanziarie e organizzative, approda in Abbassalebollette.it dopo una lunga esperienza nelle società di Consulenza direzionale ed una trentennale attività imprenditoriale nel Real Estate e in particolare nel Facility Management.
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