Fine del Mercato Tutelato: cosa accadrà alle nostre bollette?

Fine del Mercato Tutelato: cosa accadrà alle nostre bollette?

Dal 2019 addio al Mercato Tutelato, come comportarsi e come scegliere la migliore Tariffa di Luce e Gas

Il mercato tutelato nel settore della fornitura domestica di luce e gas si avvia al termine. In molti ritengono che si tratti di un’opportunità per i consumatori, perché aumenterà la concorrenza e quindi si abbasseranno i prezzi. Non manca, però, chi teme che le aziende del mercato libero possano approfittarne per spuntare guadagni ai danni dei cittadini.

Ecco quali sono i nostri consigli per scegliere la soluzione migliore, in vista di questo importante cambiamento nelle regole del mercato dell’energia.

 

L’avvento del mercato libero e la sua convivenza con il regime di maggior tutela

La storia del mercato dell’energia in Italia si può riassumere brevemente in pochi passaggi. I nostri genitori facevano riferimento ad un unico grande operatore nazionale, ma con l’avvento del nuovo millennio le cose sono cambiate.

Il mercato libero, favorito dalle normative europee, ha consentito a nuovi operatori privati di entrare nel mercato della fornitura di luce e gas, in regime di concorrenza. Correva l’anno 2007: nelle previsioni, questa svolta avrebbe dovuto favorire l’abbassamento dei prezzi e quindi delle bollette più basse per i cittadini.

 

Le cose, però, non sono andate esattamente così

Lo Stato, infatti, ha previsto due differenti regimi di mercato per la fornitura domestica di luce e gas: il mercato libero e il mercato tutelato (c.d. regime di maggior tutela). Quest’ultimo è caratterizzato da tariffe che spesso risultano leggermente più alte di quelle del mercato libero. In compenso, le aziende che vi operano devono rispettare regole più stringenti in termini di affidabilità e trasparenza.

Ebbene, dopo oltre 10 anni di convivenza, il bilancio è impietoso: più di 20 milioni di clienti domestici (e circa 4 milioni di piccole aziende) hanno scelto di rimanere nell’ambito del mercato tutelato, anziché cedere alle lusinghe di quello libero.

Perché è andata così? E cosa succederà a tutte queste famiglie, ora che il regime di maggior tutela si avvia alla conclusione?

 

Le differenze tra mercato tutelato e mercato libero

Innanzitutto, chiariamo alcuni punti sul mercato di maggior tutela.

Qualsiasi azienda fornitrice privata può operare sia nel mercato tutelato che in quello libero. In tal caso, l’operatore offrirà determinate tariffe nel regime di maggior tutela, e un altro tipo di offerte nel mercato libero.

Le tariffe del regime di maggior tutela sono imposte dall’Autorità pubblica di settore (ARERA, che fino a poco tempo fa si chiamava AEEGSI) e dipendono dal prezzo all’ingrosso dell’energia. Tali tariffe hanno validità trimestrale, dopodiché possono aumentare, se il prezzo dell’energia all’ingrosso sale, o diminuire, se il prezzo all’ingrosso scende.

Nel mercato libero, invece, le aziende private sono perfettamente libere di proporre ai clienti delle offerte con tariffe più basse, con prezzi fissi (cioè bloccati per un certo periodo di tempo, anche se il prezzo all’ingrosso dovesse salire), sconti e promozioni di ogni genere.

Sembra conveniente. Ma allora perché tanti cittadini hanno scelto di rimanere nel mercato tutelato?

 

La strana diffidenza degli italiani per il mercato libero

Per operare nel mercato di maggior tutela, le aziende devono rispondere a determinati requisiti, come possedere un certo capitale sociale e una certa struttura societaria.

Già questo è un dato che riguarda l’affidabilità, e che pertanto può ingenerare un certo grado di fiducia da parte dei cittadini.

In più, nel mercato tutelato le aziende sono sottoposte ad una stretta sorveglianza da parte dell’Autorità, riguardo ai comportamenti con i consumatori, alle pubblicità, al modo di gestire le tariffe e gli eventuali reclami, etc.

Il cliente, in altri termini, si sente più protetto, per la presenza di un Ente pubblico che vigila sull’attività delle imprese.

In ultimo, c’è da tenere presente un dato importante: non tutte le aziende operanti nel mercato libero hanno avuto un comportamento leale e trasparente con la propria clientela.

Tariffe che sembravano convenienti ma in realtà non lo erano, offerte con costi nascosti che emergevano a sorpresa in bolletta, pubblicità ingannevoli, servizio assistenza inesistente e pratiche commerciali scorrette.

Ecco, quindi, le cause che fino ad ora hanno impedito che sbocciasse l’amore tra gli italiani e il mercato libero dell’energia.

Ma le soluzioni non mancano, perché non mancano gli operatori onesti che propongono tariffe Luce e Gas realmente convenienti. Tutto sta nell’imparare a scegliere.

 

Mercato libero: impariamo a conoscerlo e cogliamone i vantaggi

Abbiamo iniziato questo articolo ricordando i tempi dei nostri genitori, in cui il fornitore dell’energia era unico in tutto il territorio nazionale.

È innegabile che anche le nuove generazioni sono cresciute un po’ con questa mentalità, e hanno faticato ad adattarsi ad un mondo in cui si ha l’opportunità di scegliere.

Il motivo è semplice: scegliere costa un po’ di impegno. La nostra sfida, oggi, è quella di capire che vale la pena metterci questo piccolo impegno, all’inizio del rapporto di fornitura, per poi godere di prezzi bassi in bolletta per tutta la lunga successiva durata del contratto.

Ed è bene capire che questa sfida va vinta, perché il mercato di maggior tutela sta per finire: il termine era previsto per giugno 2018, adesso è stato prorogato a luglio 2019. si tratta comunque di una data molto vicina, di una fine inevitabile.

Che ci piaccia o no, dobbiamo imparare a scegliere le offerte Luce e Gas più convenienti. E per far ciò, il modo migliore (e anche il più semplice) è fare un confronto tra le varie offerte Luce e Gas disponibili sul mercato.

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Fine del mercato tutelato: come comportarsi?

Dal 1° luglio 2019 il mercato di maggior tutela cesserà di esistere. Cosa succederà a chi non sarà ancora passato al mercato libero, cioè a chi avrà ancora un contratto con tariffe in regime tutelato?

Questi clienti verranno forzatamente assegnati ad un operatore che opererà in regime di “Salvaguardia”. Che cosa significa? Che verrà salvaguardato il diritto del consumatore a non subire un’interruzione della fornitura di luce e gas.

Ma attenzione: non verrà certo salvaguardato il suo diritto a risparmiare, anzi! Il regime di salvaguardia prevede, per legge, tariffe più alte, a vantaggio dell’operatore e a titolo di “stimolo”, per l’utente, a scegliere le offerte un fornitore nel mercato libero.

In breve, se attualmente siete in regime di maggior tutela e non sceglierete un nuovo operatore del mercato libero entro il 1° luglio 2019, vi ritroverete a pagare delle bollette molto salate!

Per questo è importante imparare a conoscere il mercato libero dell’energia elettrica e del gas e a confrontare tra di loro le offerte dei vari operatori.

Operare oggi una scelta consapevole, anche con l’aiuto dei comparatori online di tariffe luce e di tariffe gas, significa imparare a risparmiare e a farsi trovare pronti con l’appuntamento del 2019!

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