Pannelli Fotovoltaici Flessibili

Pannelli Fotovoltaici Flessibili

Pannello Solare Flessibile si trasforma in carta da parati riciclando la luce

Parliamo di energia e di metodi alternativi per produrla, rispetto ai combustibili classici, argomento quindi di grande attualità. Negli ultimi anni, come sappiamo, sono stati ideati e messi a punto diversi impianti di produzione per “Energia Pulita“, che saranno in grado di soppiantare, si spera, gli attuali impianti prettamente inquinanti e dannosi, soprattutto per l’ambiente. In quest’ottica prende sempre più piede il fotovoltaico, generatori e pannelli solari, per la cui installazione sono previsti, anche in Italia, forti incentivi, che si traducono soprattutto in importanti agevolazioni fiscali.

Come descrivere in modo semplice il funzionamento del fotovoltaico classico?

Ciò che i pannelli solari fotovoltaici sfruttano è ovviamente l’energia solare, nello specifico la radiazione solare. Questa, dirigendosi verso il pannello, arriva a colpire i cristalli di cui è composto, causando essenzialmente delle modificazioni a livello molecolare, che si traducono in energia di tipo elettrico. La struttura dei pannelli è organizzata in celle, che possono essere costituite da diversi materiali, come ad esempio il silicio, mentre materiali quali il cadmio sono stati scartati dopo che si è accertata la loro elevata tossicità per l’uomo.
Quindi parliamo di un concetto di conversione molto semplice che, abbinato alle moderne tecnologie ed in continua evoluzione, è in grado di rivoluzionare il mercato dell’energia e le abitudini dei singoli cittadini.

Una nuova frontiera per il fotovoltaico: i pannelli solari flessibili.

Recentemente la Virginia Tech, un istituto di ricerca statunitense, ha messo a punto una nuova tipologia di pannello fotovoltaico di tipo integrato, creando dei pannelli di tipo flessibile, adatti ad usi meno convenzionali rispetto alla classica installazione domestica ed inoltre in grado di intercettare, grazie alla sua rivoluzionaria composizione, sia la luce proveniente dall’esterno (solare e non) che quella proveniente dall’interno (da fonti luminose alternative). Parliamo perciò di fonti quali le luci a LED, le lampade classiche e a fluorescenza.
Si apre quindi la strada verso un possibile “riciclo” di un’energia già pulita di suo, sviluppando quella che è la linea di condotta attualmente in voga, ossia tesa sempre di più al rispetto dell’ambiente ed all’utilizzo di energie alternative.
Il prospetto relativo alla ricerca ha visto lavorare fianco a fianco tantissimi professionisti, specializzati in un gran numero di settori, dai chimici agli ingegneri, in modo da mettere a punto un prodotto di qualità ed essenzialmente già pronto per essere lanciato sul mercato.

La struttura dei pannelli flessibili.

La vera rivoluzione portata dagli studiosi americani risiede nel metodo di costruzione di questi pannelli. La loro flessibilità deriva da un metodo di stampa a bassa temperatura, che utilizza una particolare pasta all’ossido di titanio e che porta ad ottenere uno spessore tanto esiguo da portarlo ad oscillare al di sotto del mezzo mm.
Va’ da sé che la struttura (a 5 strati) è dotata di assoluta malleabilità e può essere posizionata con facilità in vari ambienti. Un pannello di grandezza pari ad un foglio di carta di tipo A4 potrà fornire l’energia necessaria alla ricarica di un moderno smartphone. Ciò a cui si mira è raggiungere, e possibilmente sostituire, i pannelli in silicio, poiché questa nuova concezione del pannello fotovoltaico ha raggiunto già un’efficienza paragonabile ai pannelli convenzionali, ma ha ancora tantissima strada da fare nell’ambito del proprio sviluppo, potenzialmente enorme.

Possibili usi e prospettive future.

I pannelli fotovoltaici flessibili, come dice la parola stessa, sono in grado di adattarsi: agli spazi, alle esigenze di produzione energetica, alle condizioni del momento. Possono essere spostati facilmente, posizionati in siti nei quali solo poco tempo fa non si sarebbe mai pensato di vederli.
Gli studiosi hanno ragionato sui pannelli flessibili, considerandoli come elementi opzionali dei componenti domestici classici, dalle finestre alle tende, passando addirittura per la carta da parati. Ma non solo! Pensiamo ad esempio ai possibili utilizzi a livello delle imbarcazioni, in particolare come impianti di produzione energetica da affiancare a quello principale, parliamo di un’energia aggiuntiva, un’energia, se vogliamo, d’emergenza. A tal proposito è di grande impatto anche l’idea di integrare dei pannelli fotovoltaici flessibili persino nelle uniformi delle forze armate, per garantire una fonte di energia utilizzabile in condizioni di emergenza.
Sono tanti gli scenari che si aprono davanti ai nostri occhi, tutti in costante evoluzione e miglioramento.

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