CER

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano uno strumento innovativo per il consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili a livello locale. Introdotte in Italia dal Decreto Milleproroghe 162/2019, in linea con la Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE) e ulteriormente migliorate dal Decreto CER/Decreto MASE n 414 del 7.12.2023, le CER offrono una soluzione concreta per promuovere il consumo diffuso di energia rinnovabile prodotta in loco con conseguente ridurre le emissioni di CO2 e dipendenza dalle fonti fossili di importazione.

Cosa sono le CER?

Una Comunità Energetica Rinnovabile è un insieme di persone, piccole/medie imprese o enti locali che uniscono le risorse per produrre e consumare energia rinnovabile, prodotta da impianti di proprietà di uno o più membri della CER che si trovano tutti allacciati alla stessa cabina primaria di distribuzione dell’energia elettrica.

L’obiettivo delle CER è quello di ridurre i costi energetici e quindi le bollette dei partecipanti alla CER, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile, senza che tutti debbano necessariamente installare un impianto fotovoltaico sul proprio tetto.

In pratica all’interno della CER ci saranno Prosumer, ovvero soggetti che producono energia e la consumano e Consumer, ovvero soggetti che non hanno un impianto, ma consumano l’energia prodotta e non consumata dai prosumer. Ovviamente il consumo di energia prodotta dalla CER dei solo consumer è puramente virtuale perchè non dovrà essere realizzata nessuna connessione fisica tra consumer e prosumer, sarà infatti lo Smart Meter (il contatore di ultima generazione installato presso i POD dei partecipanti alla CER) che stabilirà che, in quel dato momento, l’energia prodotta in eccesso è consumata dal consumer.

Ecco spiegato perché i benefici diretti delle CER sono la riduzione delle bollette dei partecipanti e lo sviluppo della produzione da energie rinnovabili; quelli indiretti saranno di conseguenza la riduzione di emissioni di CO2 data dalla produzione di energia rinnovabile in loco e dal suo autoconsumo.

Alla luce di quanto sopra possiamo definire le CER come dei sistemi di produzione e scambio virtuale di energia rinnovabile, composte da più utenti (residenziali, PMI o enti pubblici) suddivisibili in due gruppi: alcuni possiedono impianti di energia rinnovabile, (fotovoltaico, eolico,ecc) e mettono virtualmente a disposizione l’energia che non consumano ad un altro gruppo di soggetti che non possiede gli impianti. Nonostante questi impianti siano fisicamente separati, il concetto di “sistema virtuale” permette loro di operare come se fossero un’unica entità o un unico impianto appunto virtuale.

Come funziona una Comunità Energetica Rinnovabile?

La vera svolta nello sviluppo delle Comunità Energetiche si è avuta da Gennaio 2024 con l’entrata in vigore del decreto Decreto CER/Decreto MASE n 414 del 7.12.20203 che, oltre ad aver stabilito il valore e la durata degli incentivi relativi all’energia condivisa,  ha introdotto la possibilità di costituire una CER tra prosumer e consumer connessi alla stessa cabina primaria.

Infatti, prima di questa data, per far parte di una Comunità Energetica Rinnovabile, gli impianti di produzione e consumo dovevano trovarsi all’interno della stessa cabina secondaria che a livello territoriale copre, rispetto alla cabina primaria, un’area molto ridotta ovvero un quartiere o un piccolo comune.

Il 24 Gennaio 2024, con l’entrata in vigore del Decreto MASE n. 414 del 07/12/2023 del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la conseguente apertura delle cabine di primo livello, la regolamentazione è cambiata. Ciò ha permesso che tutti gli utenti connessi alla stessa cabina primaria potessero far parte della stessa CER, pur trovandosi in comuni diversi, anche distanti tra loro.

Quindi ad oggi è possibile costituire una CER tra soggetti all’interno di una cabina primaria che stabiliscono, con un accordo tra le parti, come la CER dovrà operare e come saranno suddivisi gli incentivi tra i partecipanti.

A livello operativo come abbiamo visto, il processo seguito da una Comunità Energetica Rinnovabile è il seguente: l’energia viene prodotta e quella non consumata dal prosumer immessa in rete con lo stesso funzionamento di un normale impianto fotovoltaico; la differenza è che l’energia ceduta in rete viene considerata consumata dai membri della comunità che non stanno producendo energia in quel dato momento. Quindi non ci sarà un vero e proprio flusso di energia dal soggetto produttore a quello consumatore, ma virtualmente l’energia sarà autoconsumata all’interno della CER. Infine l’energia prodotta in eccesso, non immediatamente consumata dai membri della Comunità, può poi essere immessa nella rete elettrica nazionale, generando ulteriori guadagni.